L’Aeroporto di Crotone continua a rimanere a secco di carburante fino alla data stimata del 31 Marzo 2018.
Il deposito carburante in passato era in concessione alla Società Air BP Italia che svolgeva il servizio di rifornimento degli aeromobili. Dopo la chiusura dello scalo pitagorico nel Novembre 2016, la Società non ha inteso riprendere il servizio a Dicembre 2017 in occasione della riapertura dell’Aeroporto S. Anna.
Senza carburante le compagnie aeree non sono propense ad aprire collegamenti da e per Crotone, ma vale anche il viceversa, ovvero le Società che si occupano del servizio di rifornimento senza una programmazione volativa stabile non si faranno avanti per avere la gestione del deposito. Classica situazione del cane che si morde la coda. Altro esempio a tema sono gli affidamenti in subconcessione dei locali all’interno dell’aerostazione per lo svolgimento di attività commerciali che si concludono senza alcuna aggiudicazione, non essendoci in programma ne voli e ne passeggeri.
Un timido segnale di ripresa potrebbe arrivare proprio dall’annuncio di qualche giorno fa di Ryanair che ha in previsione di attivare i voli da Crotone per Milano Bergamo e Pisa, ma attualmente solo per 3 mesi, da Giugno ad Agosto. Sembrerebbe che i Comuni siano disponibili a mettere mano al portafogli, come riporta il Corriere della Calabria (leggi di più). L’attivazione del servizio di Controllo del Traffico Aereo rimane un altro nodo da sciogliere. Come dire? Ne sapremo di più nelle prossime puntate.
Per far ripartire un Aeroporto da zero come quello di Crotone è richiesta una gestione attenta, consapevole e coordinata con prospettive di sviluppo del traffico durature nel tempo.
Lo Staff di AeroportiCalabria.com
Non serve a niente. Già i charter fanno scalo a Lamezia per il carburante. La Ryan farà il pieno a Pisa o Bergamo come faceva all’inizio a Lamezia.
Il bacino d’utenza per l’aeroporto di Crotone è molto piccolo, ma potrebbe essere maggiore se i collegamenti stradali fossero efficienti. Se la super strada Taranto Reggio fosse completata (almeno da Sibari a Crotone) certamente lo scalo s.Anna assorbirebbe passeggeri di buona parte del nord Calabria e della Basilicata. Infatti in quell’area geografica non vi sono aeroporti facilmente raggiungibili.