Aeroporto Reggio Calabria: la Procura chiede il fallimento di SOGAS

Riportiamo da CorrieredellaCalabria.it:

REGGIO CALABRIA Brutte notizie per la Sogas, la società di gestione dell’aeroporto dello Stretto. Il procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e il pm Sara Amerio hanno presentato istanza di fallimento per la società che da tempo presenta in rosso tutti suoi bilanci. A complicare ulteriormente la situazione, è arrivato non solo il decreto con cui l’Enac ha dichiarato la decadenza dell’affidamento della concessione dello scalo per carenza dei requisiti economico-finanziari necessari, ma anche una recente pronuncia del Tribunale di Reggio Calabria, che ha fatto tramontare il sogno del cda di mettere a breve qualcosa in cassa.
I giudici hanno infatti revocato due decreti ingiuntivi per 194.480 euro e 429.740,73 intentati contro la provincia di Messina, dichiarando competente il Tribunale delle Imprese di Catanzaro. E mentre sull’altra sponda dello Stretto la provincia annuncia di «aver già definito da tempo l’iter per la cessione delle proprie quote di partecipazione azionaria», si fa sempre più complicata la situazione dello scalo reggino. Per volere dell’Enac in gestione commissariale fino alla pubblicazione di un nuovo bando per la concessione, adesso attende che una nuova società lo risollevi dalle attuali secche.

Alessia Candito

Fonte:

Nota di AeroportoRC.com

La Procura è stata più volte attenzionata dall’Avv. A. Chizzoniti sulla gestione della SOGAS attraverso numerosi esposti presentati negli anni. Già dal Prot. 536 del 29 Luglio 2014 potevano esserci tutti i presupposti per il fallimento di SOGAS, ma ENAC ha battuto tutti sul tempo dichiarando la decadenza a partire dal 15 Marzo 2016 ed il successivo affidamento ad una nuova Società. Di certo la Procura ha i suoi tempi tecnici ed avrà fatto le dovute valutazioni del caso, ma non ci sorprende tale decisione poiché arriva proprio quando sta per venir meno l’oggetto sociale della Società.

Lo Staff di AeroportoRC.com

Aggiornamento - AeroportoRC.com del 13/04/2016 ore 11:25

Riceviamo dall’Avv. A. Chizzoniti e pubblichiamo:

Con nota prot. n. 101665 del 07/04/2016 indirizzata al Vice Presidente della Giunta Provinciale di Reggio Calabria Dott. Giovanni Verduci, al Direttore Generale ed al Dirigente del Settore n. 5 dello stesso Ente, rispettivamente Dott. Antonino Minicuci e Dott. Stefano M. Catalano, il Presidente Raffa, richiamando “l’Assemblea dei soci della partecipata Sogas S.p.A.” del 20/07/2015, ha invitato gli stessi a “prevedere nella redazione del bilancio di previsione 2016 l’utilizzo della somma di € 1.696.177,00 in favore della Sogas S.p.A. per il ripiano perdite pro-quota parte di questo Ente, come da previsione budget 2015”. Sollecitando, altresì, “l’accantonamento di altra congrua somma [ad libitum?] per il ripianamento perdite storiche [ipse dixit!] Sogas S.p.A. relativamente all’esercizio finanziario 2016”. Ponendosi, quindi, in netto, stridente ancorché spavaldo conflitto con il D.L. 31/05/2010 n. 78 recante “misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”, il cui art. 19 recita testualmente: “al fine del perseguimento di una maggiore efficienza delle società pubbliche, tenuto conto dei principi nazionali e comunitari in termini di economicità e di concorrenza, le Amministrazioni di cui all’art. 1, co. 3 della L. 31/12/2009, n. 196, non possono, salvo quanto previsto dall’art. 2447 c.c., effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, né rilasciare garanzie a favore delle società partecipate non quotate che abbiano registrato, per tre esercizi consecutivi, perdite di esercizio ovvero che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infra annuali”. Va da sé quindi come, a fronte delle reiterate perdite strutturali, fra l’altro Autorevolmente riconosciute, che hanno scandito le gestioni della Sogas S.p.A. negli ultimi vent’anni, minacciando non soltanto la continuità aziendale ma la sopravvivenza dell’organismo sicuramente non in grado di perseguire autonomamente, se non l’utile almeno il pareggio di bilancio, vi è qualcuno che, a fronte della certezza che il costante ripianamento delle perdite de quibus agitur potrebbe rappresentare un gravissimo rischio per la stabilità dell’equilibrio di bilancio provinciale e del fisiologico appesantimento dello stesso per gli esercizi futuri, insiste con agghiacciante disinvoltura a mantenere in vita “ad ogni costo” la decotta Sogas S.p.A., rinunciando ancora una volta ad assumere le non più indifferibili iniziative volte alla liquidazione della stessa. In quest’ottica, nonostante le reiterate insane “gestioni finanziarie” della predetta società, si è registrato qualche giorno addietro anche il disinvolto tentativo di rifilare alla Giunta Provinciale l’approvazione dell’ennesimo atto deliberativo teso al saccheggio di pubbliche risorse arricchito dal parere negativo solennemente espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti. Riproponendo – ex plurimis – le opache motivazioni che spingono l’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria al “mantenimento in vita” ultra vires della Sogas pur perennemente in gravi difficoltà societarie. Ignorando l’imprescindibile necessità di un impiego razionale del denaro pubblico in altra soluzione gestionale che tuteli l’utilità sociale del servizio del trasporto aereo reso alla collettività locale, riscattando, attraverso il ricorso ad alti profili professionali di elevatissima qualità, una evidente condizione di sostanziale emarginazione rispetto alle espansioni di altri aeroporti. Che certamente non producono diecimila euro di debiti al giorno. Quello di Lamezia con trecento dipendenti gestisce 2.500.000 passeggeri all’anno, mentre quello dello Stretto con oltre cento lavoratori è attestato ormai al di sotto dei cinquecentomila viaggiatori. O sbagliano a Lamezia oppure si delinque a Reggio. Rebus sic stantibus, nell’invitare i responsabili politici degli Enti autarchici territoriali in indirizzo a rispettare e quindi a non violare il modello tecnico di cui all’art. 19 D.L. 31/05/2010 n. 78, esprimo deferente compiacimento in ordine alle iniziative assunte dalla Procura della Repubblica di Reggio, prendendo atto che sul versante Sogas ha riaperto i battenti. Segnalando doverosamente l’opportunità di vigilare sulla ventilata costituzione di un’altra società probabilmente infidamente finalizzata ad eludere i rigori del divieto ut supra richiamato, intercettando – magari per conto terzi – le risorse finanziarie occorrenti all’ennesimo ripiano delle ormai istituzionalizzate perdite di esercizio prodotte dalla fin qui immortale Sogas S.p.A. .

Riservando l’assunzione di ulteriori iniziative a tutela della struttura aeroportuale dello Stretto, ringrazio e porgo deferenti ossequi.

Reggio Calabria, lì 12/04/2016.

Avv. Aurelio Chizzoniti

Aggiornamento - AeroportoRC.com del 14/04/2016 ore 20:55

Riceviamo da FILT-CGIL e pubblichiamo:

AEROPORTO DELLO STRETTO: RAFFA NON SI SORPRENDE DI NULLA.

Non siamo sorpresi che il Presidente Raffa non è “per niente sorpreso” dell’istanza di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria nei confronti della Sogas. Abbiamo un Presidente della Provincia sgamato, non si sorprende di nulla. Non si è sorpreso quando, assieme a Porcino e Calarco, aveva dichiarato di aver raggiunto il pareggio di bilancio della Società senza pagare i dipendenti fino a sei mesi di arretrati e unilateralmente “congelare” le indennità accessorie quali, ad esempio, il diritto al buono mensa previsto per legge; non si è sorpreso quando sorridente è volato a Dublino a stringere la mano di Colin Casey e ad annunciare come imminenti i nuovi voli operati dalla RyanAir mai realizzati; non si sorprendeva quando comunicava l’accordo raggiunto con Blu Panorama per l’incremento dei voli su Reggio con tratte diverse da Roma e Milano (mai realizzati); non si stupiva quando “urbi et orbi” annunciava in pompa magna con tanto di conferenza stampa l’ottenimento della concessione trentennale per poi vedersi revocata quella parziale. Non si è sorpreso poi neanche quando a seguito di una petizione popolare e di una protesta corale Porcino si è dovuto dimettere perché le cose annunciate da anni non si realizzavano; non si è sorpreso, ancora, quando il numero dei passeggeri è precipitato vorticosamente fino a scendere sotto la barriera dei 500 mila l’anno. Il sorprendente Presidente Raffa non si stupiva neanche quando durante la cassa integrazione veniva assunto nuovo personale di sua conoscenza. E ovviamente non si stupì per nulla quando annunciò quattro anni addietro la gratuità delle cariche del Consiglio di Amministrazione che invece sono state profumatamente corrisposte. E poiché il Presidente Raffa, proprio perché voleva continuare a non essere sorpreso, sostituì il Presidente della Sogas dimissionato con il suo Capo di Gabinetto. E poi poteva mai essere sorpreso Raffa quando nominò in quota Provincia l’avvocato Basile, al di là del numero previsto dalla Statuto della Sogas? Assolutamente no, il Presidente della Provincia di Reggio non si sorprende mai di nulla. Così come non fu colto di sorpresa quando l’Enac revocò la concessione alla Sogas. Figurarsi se poi si stupisce se i bandi di gara per i voli di Bologna e Pisa vanno deserti per ben due volte in un anno! No, il nostro Presidente non si stupisce mai di nulla. Noi, invece, che non abbiamo le certezze di Raffa, ci stupiamo di molte cose. Ci sorprende, per esempio, come un vero piano industriale richiesto da tempo non sia stato mai pensato ed elaborato; ci stupisce e molto perché non ci siano stati investimenti per lo scalo reggino; ci sorprende perché si è voluto testardamente da parte dei soci lasciare in agonia per così lungo tempo l’Aeroporto dello Stretto; ci stupiscono le politiche di questi anni che hanno esternalizzato servizi remunerativi, come l’handling dietro l’illusione e la falsa promessa che “una multinazionale belga di caratura internazionale” potesse portare nuovi Vettori; ci stupisce ancora che solo ora si sia trovato l’accordo con la Regione sulle risorse per l’aerostazione che la Sogas aveva utilizzato in modo diverso dalla loro finalità originaria; ci sorprende ancora il fatto che l’unica cosa veramente realizzata sia stata la sottoscrizione della Cassa integrazione da parte del sindacato, mentre tutto il resto non ha trovato attuazione; ci sorprende come mai la Commissione speciale istituita nel 2015 dall’Ente Provincia, azionista di maggioranza, che aveva il compito di conoscere le reali condizioni economiche della società non si sia accorta che la Sogas navigava in brutte acque già da tempo, anzi tutto andava bene “madama la marchesa”. Si, noi ci stupiamo. Ci stupiamo del fatto che la sorte dei lavoratori non stia a cuore a nessuno. E allora adesso è giunta l’ora che Comune e Regione prendano in mano davvero la situazione e ci dicano cosa vogliono fare, senza aspettare il mese di giugno. Sarebbe tardi e sarebbe colpevole perché questa storia è diventata tremendamente seria.

                                                                                                       Nino Costantino

                                                                                                       Segretario regionale Filt-CGIL Calabria


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Un commento

  1. Bene, passaggio necessario ed inevitabile.

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