Sogas, soltanto due le offerte per la privatizzazione parziale della società

Riporto da ReggioTV.it:

Il 20 di questo mese, appuntamento reggino con l’advisor (seguirà l’apertura delle buste) e incontro romano all’Enac sull’eliminazione dei “notam”

Reggio Calabria. Sono solamente due le offerte pervenute per la privatizzazione parziale della Sogas – la società che gestisce l’Aeroporto dello Stretto –, alla scadenza di ieri, anche se una delle due sarà perfezionata solo domani. Provengono entrambe da compagnie non regionali e certamente significative per dimensioni.

Certo è eclatante questo restringimento a 1/4 del numero d’interessati, rispetto alle 8 manifestazioni d’interesse giunte in precedenza; varie di queste imprese però avevano orizzonti prettamente locali e difficilmente – se non consorziate – avrebbero rappresentato un competitor credibile.

Per giovedì 20 è comunque già fissato l’appuntamento reggino con l’advisor, l’avvocato Giuseppe Cambareri (legale reggino “trapiantato” a Milano), che andrà a insediare la Commissione tecnica d’aggiudicazione. La Cta, nel giro di una decina di giorni, provvederà all’apertura delle buste ai fini della successiva valutazione.

Confermato, intanto, per le 11 di dopodomani alla Camera di commercio peloritana l’appuntamento con l’edizione messinese del forum Sogas 2.0. Saranno della partita i presidenti delle Province di Reggio e di Messina, sindaco e presidente dell’Ente camerale reggino & l’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele.

Il pensiero, tuttavia, va a un altro pezzo di Sicilia…

Dal 5 novembre partirà infatti – verosimilmente per una quarantina di giorni – lo stop per l’aeroporto catanese di Fontanarossa: e visto che per Catania non è stato possibile deviare i voli su Sigonella né su Comiso, l’interfaccia naturale sarebbe proprio l’Aeroporto dello Stretto. In atto, però, i notam lo renderanno possibile per le sole rotte Alitalia già presenti…

Sempre il 20 del mese, ci sarà però un nuovo incontro a Roma coi vertici Enac.

Si riuscisse in quell’occasione a eliminare i notice to airmen, insomma le restrizioni, per consentire anche ai piloti di altre rotte e compagnie di sbarcare a Reggio basterebbe istruirli implementando sul sito web della Sogas il simulatore di volo già realizzato da Alitalia.

Mario Meliadò

Fonte:


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8 commenti

  1. Da quanto si legge su altri siti ed a differenza di quanto scritto dal giornalista Meliado’ mi e’ sembrato di capire che il Ministero della Difesa abbia dato il benestare all’utilizzo di Sigonella, scalo che comunque riuscira’ a coprire solo in parte il volume di traffico catanese. A mio avviso l’alternativa naturale a Catania e’ onestamente Palermo visti a causa dell’attraversamento dello stretto

  2. @ Francesco Turak:
    Infatti ha scritto un amarea di cazzate.
    Ultima quella sull’abilitazione dei piloti che è indipendente dalla rotta volata.

    Vediamo cosa combinano con la privatizzazione che non avverrà mai.

  3. @ Pilota 75 in quanto a cazzate tu sei medaglia d’argento almeno! Ma puoi aspirare benissimo all’oro con poco sforzo….

  4. @ Pilota 751:
    Eccone un altro il cui cervello(?) è solo in grado di offendere ma non sa neanche perchè.
    Ora, facciamo finta che tu non abbia detto nulla; sei capace di spiegare quale cazzata avrei detto?

  5. @ Pilota75:
    Non capisco perche` ma noto che ultimamente il tuo modo schietto e le tue pronte risposte supportate da dati attendibili fa irritare qualche partecipante del forum….?? Comunque per rimanere sul soggetto aeroporto, il fattore principale e` e rimane, la mancanza di una politica delle synergie per sviluppare il territorio con delle infrastutture dedicate all’industria turistica che e` l’unica soluzione per risolvere il problema della sopravvivenza e lo sviluppo futuro dell’aeroporto. Se la Regione Calabria, la Provincia o qualunque altra Istituzione non hanno i fondi per far cio` allora devono/bisogna rivolgersi al settore privato con gare d’appalti pubblicate anche all’estero, stimolandolo interesse con delle proposte molto vantaggiose di partnership o leasing a lungo termine. Cosi` facendo anche le varie governaze regionali e locali ne trarrebbero un enorme beneficio poiche` potrebbero re-investire in altri progetti o emergenze per il territorio quanto risparmiato per il ” non investimento sull’aeroporto”. Deve essere chiaro anche il fatto che il cittadino rispettoso delle istituzioni, dell’ambiente e che ama il territorio deve essere parte integrante a contribuire per un eventuale sviluppo in questo senso, senza star qui ad elencare cosa deve fare e cosa non deve fare. Forse poche parole per cercar di spiegare una situazione molto complessa e opaca ma spero di essere stato chiaro.

    rgds

  6. @ Gabs:
    Hai ragione in un paese normale.
    Purtroppo in italia una società di gestione aeroportuale è solo un mezzo per esercitare il potere.
    Vedrai come alla fine scarteranno la proposta di privatizzazione e diranno che era “offensiva” (termine già usato per la precedente).
    La verità è che il giocattolino serve come camera di compensazione per accontentare politici trombati ed affini.
    Tornando all’oggetto della discussione, attendo ancora che qualcuno mi spieghi il senso delle offese a me rivolte e che le confuti in maniera circostanziata.
    Più leggo l’articolo e più rido….vorrei capire quale sia questo notam che non permette di volare su rotte diverse…

  7. Tre anni ancora, e poi il verdetto. Se le cose non miglioreranno, signori, si chiude!

  8. @ CumuloNembo:
    azz..ancora tre anni di sofferenza?
    Accelerare i tempi no?

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