Aeroporto Reggio Calabria: Chizzoniti, “Falcomatà estraneo alla Politica locale?”

Riceviamo dall’Avv. A. Chizzoniti e pubblichiamo:

Per motivi di opportunità, avevo deciso di non interloquire in ordine ai peana intonati negli ultimi mesi da variegati pulpiti in relazione alla fallimentare gestione della Sogas, ma oggi che, non è in gioco soltanto il futuro, ma anche e soprattutto il presente del Tito Minniti, non esito ad offrire il mio modesto contributo dialettico alla causa aeroportuale. Rammento a me stesso che il primo disimpegno dell’Alitalia matura nello scorso autunno ancorché strumentalmente “congelato” nel contesto di una palese strategia referendaria, ma con gelida reticenza spacciato per un successo epocale conseguito dalla infantile politica reggina. Infatti, l’Alitalia, puntuale e prevedibile come gli alisei, ripropone in termini devastanti la cruda realtà che avvia a gran falcate una città metropolitana, con innata vocazione turistica, al pressoché totale isolamento, grazie alla palese inidoneità al ruolo di molti politici reggini, regionali e nazionali con l’aggravante della diffusa uniformità politico-cromatica. Fra questi spicca il sindaco reggino in carica, inimitabile interprete di quella ormai dilagante corrente di pensiero secondo la quale, all’insegna del “nuovismo” e del “giovanilismo”, si governa non con l’ingegno bensì con l’età, esaltandosi a “sezioni unite” addirittura anche per il banale ripristino, udite, udite, della fontana di Tre Aie. Lo stesso, dimenticando l’urticante reprimenda dei vertici dell’Alitalia rivolta proprio “alla politica locale che non ha saputo trovare soluzioni” (alla quale, evidentemente, egli si ritiene estraneo), affetto ed afflitto da incontestabile otium contemplativo, tenta puerilmente e quanto mai coraggiosamente di trasferire il cerino acceso… . A chi? Ma certo, alla Sacal! Rea di essersi aggiudicata soltanto da qualche ora la gara per la gestione degli aeroporti di Reggio e Crotone. Siamo veramente alle comiche che più che ridere fanno tragicamente piangere perché traducono patetici limiti operativi, inidoneità al ruolo, incapacità e quant’altro, confermando, fra selfie, sortite sui social network e quant’altro, la solita ben coreografata “spocchia” radical-chic, in attesa di una “provvidenziale” nomination parlamentare. Un fatto è certo, con il Sindaco Falcomatà (quello vero) le cose sarebbero andate diversamente. Ne deriva che, secondo il pensiero del “sopraggiunto” Falcomatà, la Sacal dovrebbe assumersi l’onere di supplire alla latitanza del Comune, della Regione, del Governo, dei parlamentari e ministri espressione della maggioranza nazionale, forse perché tutti impegnati in “ferie brevi”… . Mi sarei aspettato ben altre iniziative dall’attuale Falcomatà et similia, magari documentandosi sulle ragioni del disimpegno dell’Alitalia che gestisce circa il 90% del traffico aeroportuale e che, per quel che mi riguarda, non ha tutti i torti, ove si pensi che per una toccata all’aeroporto di Reggio deve pagare ben 1.600 euro, mentre il costo pagato presso l’Aeroporto di Lamezia non supera i 600 euro. La politica, in questo quadro a dir poco inquietante, ha dimostrato soltanto totale incapacità lasciando sbigottiti tutti coloro i quali si aspettavano ben altro e non il pilatesco “sub-appalto” alla Sacal delle proprie responsabilità. Questo è il traguardo raggiunto da chi vive di luce riflessa, trastullandosi con ex compagni di scuola o di calcetto, costringendo fior di consiglieri della stessa maggioranza ad interminabili anticamere dopo averli emarginati (perché non gestibili), da qualsivoglia coinvolgimento istituzionale ancorché coralmente indicati. Se poi, per come si sussurra, a giugno anche la compagnia Blu Panorama dovesse esibirsi in una “envirement”, allora l’aeroporto sarebbe fatalmente condannato ad “illacrimata sepoltura” e la politica dovrebbe solo decidere a quale uso agricolo destinarlo. Forse, però, l’occasione potrebbe essere paradossalmente propizia per indurre qualcuno a trasferire braccia e menti al mondo dell’agricoltura che ne ha tanto bisogno! Un fatto è certo, quando in passato la città di Reggio lottò per l’istituzione della Corte di Appello, la giunta comunale, con in testa il Sindaco Prof. Vittorio Barone Adesi, non esitò a rassegnare le dimissioni. Si dirà: altri tempi. No, semplicemente, altri uomini!!


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7 commenti

  1. Un grande!
    Dice in faccia le cose come stanno, oltre ad essere una persona che conosce le tematiche aeroportuali e si informa.

  2. Sottoscrivo tutto ciò che ha scritto l’Avv. Chizzoniti!

  3. @ Pilota75:
    un grande! , ma non eri tu che davi dello stupido a diavolo quando diceva che alitalia pagava piu di € 1400 a toccata , adesso per coerenza dovesti dare dello stupido pure al tuo avvocato di fiducia .

  4. @ aiofb:
    Lui ta facendo un altro ragionamento.
    diavolo dceva che sti soldi li pagava a sogas o non ricordo a chi.
    Chizzoniti invece dice che ad alitalia una toccata su reggio gli costa (personale, fitti, ecc.) 1600 euro; su lamezia solo il costo di quello che utilizza.

  5. @ Pilota75:
    Allora andrebbe spiegato un po’ meglio in lingua italiana, perché per come ha scritto fa intendere tutt’altro.
    Si dovrebbe parlare di costi e non di pagamenti

  6. @ giuse79:
    infatti ha scritto:”il costo pagato”….

  7. Ed in tutto questo il ministro De Vincenti non ha accennato una sillaba sull’eroporto di Reggio Calabria. Il Sindaco di Reggio, i givernatori della Regione Calabria e dello Stato Italiano, sanno benissimo che se l’aeroporto Tito Minniti non devesse realmente decollare la città rimarrebbe completamente isolata dal resto d’Italia. Anche per tale motivo pensare di allargare ad altri Comuni il discorso di Città Metropolitana, senza alcun intervento per scongiurare un’eventuale chiusura dell’aeroporto reggino, che senso avrebbe? Vogliamo incentivare il resto dei comuni ed isolare sempre di più la città di Reggio come sta già accadendo? Inizino tutti i politici reggini a svegliarsi pensando prima di far funzionare realmente Reggio coma LA città metropolitana.

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