Fanta – Intervista ai ragazzi di AeroportoRC.com

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Cari amici il 2010 è ormai alle porte e anche per quest’anno il nostro scalo ha fatto registrare poche luci e molte ombre.

Stretto sempre tra giochi politici e rimpalli di responsabilità anche l’anno appena trascorso ha permesso al Tito Minniti di restare a galla, registrando però i soliti strascichi polemici che accompagnano la gestione e le scelte strategiche dell’importante infrastruttura.
Quella che segue è un fanta – intervista al “gruppo storico” di AeroportoRC.com ovvero Roberto Sartiano, Giuseppe Imbalzano e Fabio Suraci; si tratta di domande e risposte sui più svariati settori della “vita” del nostro scalo e incentrati ovviamente su quelle (che a loro modesto parere) possono essere le soluzioni a svariate problematiche che riguardano il Tito Minniti.
Senza perderci in chiacchiere partiamo e ci scusiamo sin da ora per la lunghezza dello scritto, ma come ben sapete la carne al fuoco è tanta.

DOMANDA: INDICATE SINTETICAMENTE QUALI COMPAGNIE E QUALI DESTINAZIONI OCCORRE ASSOLUTAMENTE COPRIRE (O COPRIRESTI) PER IL 2011.

RISPOSTE:
-ROBERTO- Torino e Bologna sono tratte importanti da coprire tutto l’anno. Sull’Internazionale credo molto poco, rimango dell’idea che avere ottimi collegamenti Nazionali ed un minimo di concorrenza tra vettori possa bastare. Se non è possibile attirare compagnie low cost con sotanziosi contributi di co-marketing una buona soluzione potrebbe essere Meridiana.
-GIUSEPPE- E’ fondamentale coprire con almeno 4 voli settimanali destinazioni come Torino e Bologna. Su Roma e Milano è necessario invece creare e mantenere una variegazione dell’offerta tra low cost e compagnie tradizionali. Sull’internazionale non credo si possa fare molto a parte qualche charter. Su Venezia l’offerta è completa. Le compagnie che vorrei sono Air One con almeno 5 voli settimanali su Milano Malpensa. Blu Express o Air Italy su Torino e Bologna. Queste mie scelte sono legate alle difficoltà del nostro Aeroporto di attirare compagnie low cost di un certo blasone.
-FABIO- Ottime le destinazioni del Bando alle quali aggiungerei un collegamento con la Puglia e un altro con la zona Adriatica (Rimini o Pescara). Sarebbe auspicabile cominciare a pensare ad un network internazionale che comprenda Parigi e Londra. Le compagnie che vorrei sono: Easy Jet, Blu Express, Air One e Meridiana.

DOMANDA: INDICATE 2 SETTORI NEI QUALI LA SOGAS DEVE INVESTIRE STRATEGICAMENTE  PER IL RILANCIO DELLO SCALO.

RISPOSTE:
-ROBERTO- Investire sulle infrastrutture ed in comunicazione. Abbandonare le logiche politiche pensando da azienda privata che lavori in sinergia con gli Enti territoriali. Solo un funzionamento a “catena di montaggio” porterà buoni risultati.
-GIUSEPPE- Attivare il servizio shuttle col Porto, investire sulle infrastrutture e sulla comunicazione sul territorio. Migliorare i collegamenti con la Jonica per riconquistare qualche fetta d’utenza.
-FABIO- Occorre puntare sul coinvolgimento di tutti quegli Enti e Associazioni cittadine per pensare ad un progetto comune di rilancio del nostro Territorio e della nostra Provincia, oltre naturalmente al coinvolgimento degli stessi Enti Messinesi. Punterei ad un rilancio dell’immagine della stessa Società di Gestione.

DOMANDA: INDICA 2 INFRASTRUTTURE STRATEGICHE PER IL RILANCIO DELLO SCALO.

RISPOSTE:
-ROBERTO- Fermata ferroviaria, collegamenti stradali ed Aerostazione nuova.
-GIUSEPPE- Fermata ferroviaria, collegamenti stradali e la nuova aerostazione.
-FABIO- Senza ombra di dubbio la fermata ferroviaria (che potrebbe permettere anche un collegamento diretto Porto/Aeroporto) e un aerostazione più vivibile, biglietto da visita per il viaggiatore.

DOMANDA: INDICA 2 SETTORI NEI QUALI SECONDO TE CONVIENE INVESTIRE PER IL RILANCIO DELLO SCALO.

RISPOSTE:
-ROBERTO- Se si parla di Turismo, parliamo di voli charter ma purtroppo non parliamo della Provincia di Reggio Calabria ma dobbiamo guardare altrove, ovvero Sicilia, Eolie e Taormina. Altro tassello fondamentale secondo me è un serio studio sulle procedure di abilitazione per gli equipaggi e sulle limitazioni operative.
-GIUSEPPE- Sfruttare la vicinanza di mete turistiche siciliane già affermate, facendo conoscere però anche gli sconosciuti gioielli calabresi. Attrarre i charter dei turisti diretti alle Eolie e a Taormina e puntare ai passeggeri che utilizzano le navi da crociera che fanno scalo a Messina.
-FABIO- Penso allo storico Aero Club, ai piazzali che si trova davanti, penso alla vicinanza delle Isole Eolie e a Messina come “fermata” per le grandi navi da crociera. Bisogna guardare a questi 2 settori (Aero Club e Messina/Eolie) per poter capire che basterebbe investire (poco) per avere ritorni economici importanti.

DOMANDA: UN SOGNO…

RISPOSTE:
-ROBERTO- Un Aeroporto al servizio del cittadino e poter vedere quanta più gente possibile appassionata al mondo dell’aviazione.
-GIUSEPPE- Un Aeroporto che cresce per gradi, che punta ad essere un punto di riferimento per il territorio e soprattutto un alternativa importante e conveniente a Lamezia e Catania.
-FABIO- Un Aeroporto sviluppato significa una città in crescita (turisticamente ed economicamente). Avvicinare i bambini/ragazzi alla cultura aeronautica, anche attraverso l’Aero Club e magari avere una terrazza adeguata per lo Spotting con di fronte il meraviglioso scenario dello Stretto.

BUON 2011!!


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4 commenti

  1. Secondo il mio punto di vista sposterei l’aereostazione lato mare, in questo modo si collegherebbe direttamente all’aereostazione una stazione dei treni e il pontile il tutto collegato con un unica moderna struttura senza la necessita di navette, scendo dal treno e sono in aereostazione scendo dalla aliscafo e sono in aereostazione un grande parcheggio un buon collegamento con la ss106 riattivare la vecchia nazionale per entrare in citta’ fare collegamenti con taormina con le isole eolie.Ma questi sono solo sogni buon 2011 Antonio

  2. Roberto Sartiano ("Myers")

    Caro Antonio non mi trovi assolutamente d’accordo. Costruire l’Aerostazione lato mare sarebbe l’ennesima cattedrale nel deserto con soldi spesi inutilmente. L’esperienza avuta con il Pontile deve insegnarci che quella è una zona da terzo mondo. Con tutti gli sforzi che puoi fare non la recuperi tanto facilmente. Certo la fermata ferroviaria per forza di cose deve nascere in quel posto ma almeno si tratta di lavori minimi affinchè quell’area possa assumere un certo grado di civiltà. Buon Anno!

  3. Complimenti per le idee, sperando che non siano “fatna-idee” ma aspetti realizzabili nel breve-lungo periodo. Vi auguro con il cuore di trsformare la vostra passione e il vostro impegno in concrete possibilità lavorative soprattutto nell’aeroporto della nostra Città.
    Io dico che bisognerebbe prendervi seriamente in considerazione…
    Buon anno a tutti

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