Aerostazione, Enac bacchetta la Sogas

Riporto da GazzettaDelSud.it:

Aerostazione, l’Enac bacchetta la Sogas «È l’unica responsabile dei ritardi. Non si esclude l’avvio della procedura di revoca della concessione»

Tonio Licordari
«Le sollecitazioni di Scopelliti alla Sogas hanno una ragione di fondo: salvare prima e rilanciare poi l’Aeroporto dello Stretto». A parlare così è l’avvocato Antonio Barrile, capo di gabinetto del comune e consulente della Giunta regionale per i tre scali calabresi. Le parole di Barrile trovano eco in una precisazione dell’Enac sulle dichiarazioni rese alla “Gazzetta del sud” dal presidente della Sogas Pasquale Bova. Precisazione che si conclude con una diffida: l’Enac sta valutando l’eventualità dell’avvio della procedura di revoca della concessione. Un’eventualità del genere sarebbe un bel guaio per lo scalo reggino.
Il dott. Bova aveva dichiarato in sostanza che anche in seguito a richiesta di variante rispetto al progetto iniziale aveva ritardato tutto l’iter dell’inizio dei lavori dell’aerostazione e che solo ai primi di gennaio era arrivato il nulla osta Enac.
Scrive l’Enac: «La Sogas ha presentato solo alla fine di ottobre del 2010 l’adeguamento, da essa proposto, del progetto esecutivo (che era già stato approvato dall’Enac nell’ottobre del 2009) relativamente agli aspetti connessi al contenimento energetico ed agli impianti di climatizzazione. A seguito dell’istruttoria su tale progetto l’Enac ha richiesto integrazioni che sono state presentate dalla Sogas nella seconda metà del mese di dicembre 2010. L’Enac ha dato l’approvazione conclusiva del progetto esecutivo il 28 dicembre 2010».
Questi i tempi. L’Enac, nel ribadire che non ha nessuna responsabilità nel ritardo dell’inizio dei lavori, osserva: «Occorre evidenziare che sussistono invece rilevanti ritardi nell’avvio dei lavori relativi a due appalti finanziati dal Cipe e riguardanti il secondo lotto del potenziamento delle infrastrutture aeroportuali in ambito airside e l’edificio polifunzionale e mezzi di rampa, che pur essendo stati contrattualizzati all’inizio dell’anno 2008, non sono ancora iniziati per responsabilità esclusive della società di gestione, più volte evidenziate dall’Enac. Tale comportamento è all’attenzione delle competenti strutture Enac per valutare l’eventuale avvio della procedura di revoca degli atti concessori».
Fin qui l’Enac. Bisogna chiarire che Bova quando parlava di ritardi non intendeva attribuire responsabilità all’Enac, anche perché la variante del progetto era di pertinenza della Sogas.
Intanto cominciamo a chiarire inoltre con l’avvocato Barrile che non esiste alcuna attinenza tra l’inizio dei lavori dell’aerostazione e i problemi finanziari della Sogas. Barrile precisa: «Non ci può essere correlazione tra i due fatti. Il presidente Bova chiede i soldi per la continuità amministrativa della Sogas attraverso la ricapitalizzazione e la firma degli accordi convenzionali, ma i finanziamenti destinati all’aerostazione, 9 milioni e 500 mila euro, sono vincolati a quell’opera. Quindi siccome ci sono tutti i presupposti per avviare i lavori che si aprano al più presto i cantieri».
Purtroppo l’Aeroporto reggino ha diverse carenze strutturali che vanno risolte. Nel Piano degli aeroporti italiani che per adesso è stato congelato, il “Tito Minniti” e quello di Crotone risultano declassati. Scopelliti ha spiegato in conferenza stampa che «senza l’intervento del ministro Matteoli il Piano sugli aeroporti sarebbe stato operativo e Reggio avrebbe subito il declassamento». Ma c’è un’altra questione: la scarsa progettazione relativa ai fondi comunitari che la Regione è pronta a mettere in campo. Sottolinea Barrile: «Lamezia ha presentato progetti per 22 milioni di euro, Crotone per 18 e Reggio solo per 8. Eppure il nostro Aeroporto necessità di interventi strutturali per essere più sicuro e più accogliente». Scopelliti doveva avviare un tavolo con l’Enac sui tre scali calabresi, «ma ritarda – sottolinea Barrile – aspettando che Reggio sappia dare anche su questo versante risposte adeguate. Per l’Aeroporto dello Stretto è la grande opportunità, mai come in questa fase c’è stata tanta attenzione. Il governatore Scopelliti, attraverso i fondi comunitari, ha l’occasione di investire, ma la Sogas gli deve dare un mano. Crotone un anno fa era indietro su tutto, da quando è arrivata una manager ha fatto passi da gigante. Non parliamo poi di Lamezia. Bisogna agire a 360 gradi, anche sul versante della ricerca delle compagnie».
Indubbiamente l’impegno di Scopelliti è fuori discussione. Due le questioni segnalate dal presidente Pasquale Bova che tra l’altro possono essere legate a filo doppio: la ricapitalizzazione e gli accordi convenzionali. Sul primo punto Barrile osserva: «Sia Regione che Comune hanno deliberato una somma complessiva che supera di poco gli 800 mila euro. Ma non si è potuto procedere perché nel frattempo sono intervenuti due fatti: il decreto legge di Tremonti che impedisce la ricapitalizzazione delle società in perdita e la procedura di infrazione alle norme della Comunità europea. Solo l’ente socio che aveva già ultimato tutto l’inter burocratico ha potuto versare la quota. Ciò non significa che non c’è una soluzione per superare questo ostacolo: abbiamo deciso di seguire la strada dell’accordo convenzionale, per cui se tra i soci si stipula un programma in cui viene documentata tutta la problematica del territorio alla quale si accompagna un adeguato piano di sviluppo in cui si garantisce che non ci saranno più bilanci in perdita, gli enti sottoscrittori avranno certamente dall’Unione europea il via libera a finanziare la Sogas».
Gli accordi convenzionali possono essere siglati tra un singolo socio e la Sogas, oppure da tutti gli enti soci. Dice l’avvocato Barrile: «Il Comune di Reggio ha già preparato una bozza di un accordo convenzionale già inviato a tutti i soci. Comune e Regione sono pronti a sottoscrivere questo accordo. Mi auguro che gli altri soci facciano altrettanto».
Morale della favola: la situazione dell’Aeroporto reggino è al bivio. Le preoccupazioni espresse da Scopelliti esistono tutte alla luce anche della nota dell’Enac. È tempo, quindi, delle assunzioni delle responsabilità, evitando il solito gioco a scarica barile.

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9 commenti

  1. come qualcuno noterà Antonio Barrile ha confermato tutte le cose che in questi giorni vi avevo anticipato.. io mi soffermerei in maniera particolare sulla frase “Da quando a Crotone è arrivata una manager..”

  2. eh si è proprio vero….Crotone va meglio di reggio!

  3. Crotone manco 100mila pax!
    Ho notato che eagles sta cancellando i voli.. Stanno per andare via anche loro?

  4. Kristian Crotone ha presentato progetti seri su uno scalo al momento con 3 soli voli giornalieri e in 6 mesi la manager non avrebbe potuto fare di più (la conosco personalmente e vedrai da qui a un anno cosa riuscirà a combinare).. Reggio (anzi.. la Sogas tanto per cambiare) ha presentato progetti semplicemente ridicoli.. perchè se sei un incompetente e non lo ammetti e non vuoi nessuno che ti guidi, i soldi non sai neanche come e per cosa chiederli..

  5. Che spiegasse Barrile perchè a crotone hanno dato da tempo i soldi per la ricapitalizzazione e al Tito no?
    Parla di legge tremonti e monito comunità europea.
    Se anche crotone registra perdite da oltre tre anni perchè a loro è stata fatta la ricapitalizzazione?
    Il problema della legge tremonti è superabile perchè trattasi di società che offre un servizio di interesse pubblico.Il monito è una pagliacciata che fra l’altro a suo tempo era stata smontata e che giustamente pero’ la Regione sta usando strumentalmente.
    Il monito della comunita’ europea: è stato fatto al tito minniti in quanto non possono essere fatte ricapitalizzazioni con denaro pubblico che andrebbero a falsare la concorrenza con gli altri aeroporti.
    L’aeroporto di Crotone che ha un traffico pax nettamente inferiore ,perdite di esercizio costanti da anni, potenzialità di sviluppo inferiori rispetto al tito è stato dato lo stesso l’aiuto finanziario dovuto da regione e enti.Come mai questa diversità?
    La regione però dice che a rc c’è il problema della comunità europea, ma dico allora: la comunità europea ha menzionato reggio sollevando una problematica (fra l’altro superabilissima e ripeto già smontata da pareri legali ) che ha portato la regione ad attendere prima di adempiere al proprio obbligo; a Crotone dove la situazione era peggio di reggio ,visto che la CE non li hanno scoperti, era il caso di dare subito i soldi.
    Morale della favola: a te (RC) visto che ti hanno scoperto una questione burocratica (superabilissima) non possiamo dare nienete dobbiamo riflettere, invece a te (crotone) visto che non ti hanno scoperto allora li diamo subito.
    Ma se siete preoccupati tanto di questo monito della CE perchè avete dato subito i soldi a crotone?
    Non sarà mica una scusa per ritardare i soldi che dovevano dare al Tito?
    Si Barrile e Scopelliti sono veramente dei furbastri!….
    Peccato che la realtà evidenzia quanto siano bravi a fare il loro mestiere, politico appunto.
    Non era cosa loro gestire il Comune (concordo con quanto scritto da Kristian) e il risultato si vede.

  6. Ancora non ho capito che sviluppo puo’ avere crotone!!!!!! ancora non hanno capito che lamezia gli taglia le gambe, le taglia a noi figuriamoci a loro. Comunque speriamo che tutti questi polveroni siano costruttivi per il nostro aeroporto

  7. @ caramia, se leggi con attenzione è spiegato come fare a superare il problema ricapitalizzazione.
    Basta usare intelligenza quando si fanno le cose comesi è fatto per i soldi che si davano a myair e airmalta.

  8. Certo Pilota, devi capire pero’ che far aspettare fino all ultimo giorno una società senza liquidità significa metterla in ginocchio.
    Senza soldi si va incontro a problemi di atti ingiuntivi,pagamenti, gestione giornaliera!Facendo questi giochetti si mette a rischio la solidità,quindi qualsiasi tipo di progetto o lavoro deve essere rimandato fin quando non si ricostituisce un minimo di capitale sociale secondo
    quanto previsto da legge.
    Come mai fanno così?!Be’ quello che ha detto Caramia e’ davvero sorprendente, adesso si capiscono tante cose.
    Sono proprio tutti uguali questi personaggi.

  9. Certo Edu, però una società normale alla terza ricapitalizzazione (con i nostri soldi ovviamente) dovrebbe fallire.

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