Il Traffico dell’Aeroporto dello Stretto. Servono altri voli?

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Nè abbiamo discusso più volte della necessità di destinazioni mancanti come Torino e Bologna in primis.

Ma servono realmente altri voli per soddisfare le reali richieste?

Occorre trovare il punto d’equilibrio e cioè quanto un incremento di voli e di posti offerti possa portare un’aumento di passeggeri?

Purtroppo questo rimane un problema aperto e vediamo perchè:

– Intercettare flussi di passeggeri non è assolutamente una cosa facile, servono determinati presupposti e tanto lavoro dietro. Oggi, le compagnie aeree sono molto prudenti e difficilmente aprono rotte non redditizie senza un effettiva domanda di trasporto. Piuttosto cercano “aiutini” economici (dei quali abbiamo già ampiamente discusso) destinati a “coprire” le spese del volo stesso.

– Le variabili in gioco sono tantissime e non si può avere un pieno controllo per definire un determinata situazione. Rotte come le citate Torino e Bologna, hanno dimostrato, nel periodo di Interstate e di Italì (operati con aeromobili differenti) di avere coefficienti di riempimento molto variabili in funzione della politica tariffaria adottata e dei periodi dell’anno.

Per esempio: Chi di voi volerebbe a costi del biglietto esagerati? Può accadere che in base alla tipologia di aeromobile adottato, il temibile “punto di pareggio” per il volo (soglia oltre la quale il volo si autofinanzia) vari e di molto, in funzione dei posti offerti a prezzi da low cost e agli “aiuti” che la compagnia riesce a spuntare con le singole società di gestione.

Grazie a questi semplici dati faremo riferimento ai Movimenti come totale voli atterrati e partiti dal nostro scalo e al corrispondente totale Passeggeri trasportati.

Ci baseremo solo sui voli Nazionali dall’anno 2000 al 2007 i quali dati si avvicinano di più al nostro presente.

Anno 2000

Movimenti: 6.291   Passeggeri: 538.048

Anno 2001

Movimenti: 6.157   Passeggeri: 481.857

Anno 2002

Movimenti: 5.830   Passeggeri: 463.662

Anno 2003

Movimenti: 5.567   Passeggeri: 441.795

Anno 2004*

Movimenti: 3.309   Passeggeri: 271.652

Anno 2005

Movimenti: 5.581   Passeggeri: 392.301

Anno 2006

Movimenti: 8.717   Passeggeri: 569.454

Anno 2007

Movimenti: 7.888   Passeggeri: 538.018

*Chiusura aeroporto per rifacimento pista 3 mesi dal 01/03/2004 al 30/05/2004

Una parte dei Dati che influenzano l’analisi sono i seguenti:

  • Alitalia, Airone e Air Malta, hanno generato e generano (in anni diversi e su rotte differenti) da sole circa il 60-70% del traffico globale annuo del Tito Minniti.
  • Tale forbice  si ritiene sia costante per gli anni esaminati, in quanto, poche sono state le variazioni delle suddette compagnie.
  • Gli aeromobili utilizzati, per le Compagnie citate sono stati sempre i medesimi, quindi l’offerta di posti è rimasta pressochè invariata.
  • Il restante flusso di passeggeri (30-40%) si presuppone sia generato per la quasi totalità dai voli di altre Compagnie che hanno operato con aeromobili di capacità diversa, con frequenze non sempre costanti.

Dai dati riportati, si nota come all’aumentare dei movimenti e quindi dei voli corrisponde un’aumento variabile di passeggeri (tranne l’anno 2000, dove l’offerta sulle principali direttrici, Roma e Milano era più consistente dell’attuale).

Attenzione parliamo di aumento variabile proprio perche entrano in gioco le considerazioni citate all’inizio di questo articolo. Non è assolutamente scontato che aumentando i voli corrisponde un preciso aumento di passeggeri, possiamo solo dire che statisticamente aumentando i voli si tende ad avere un’aumento di passeggeri.

Nell’anno 2006 nonostante i notevoli sforzi che si sono compiuti è stato registrato un totale movimenti di 8.717 che ha prodotto 569.454 passeggeri. Essendo la prima volta che realmente si è tentato di venir fuori dal tunnel il dato dei passeggeri può considerarsi buono ma visto i movimenti si poteva ambire a qualcosa di più.

Questo dimostra che considerando il bacino d’utenza il traffico si registra e di modi per incrementarlo nè esistono, perche alla fine basta saper seguire una semplice legge di mercato, cioè saper vendere il proprio prodotto nel miglior modo possibile.

Una soluzione che ci sentiamo di poter suggerire alla Sogas e alle Compagnie che vogliono operare sul Tito, è quella di differenziare l’offerta in base ai periodi dell’anno, variando l’aeromobile adottato. Una simile strada è seguita da Myair che, su Bergamo opera sia con l’A320 (Posti 181) sia con il CRJ900 (Posti 90).

Nel panorama dell’aviazione civile, negli ultimi anni inoltre, è nata la tendenza da parte delle Compagnie di effettuare “voli straordinari” in determinati periodi dell’anno da diverse località proprio per cogliere i momenti economicamente più propizi per intercettare flussi di passeggeri paganti (lo fanno Bluexpress, Windjet e Volareweb). Anche questa potrebbe essere una strada da percorrere, forse la più facile. Partendo da questo idea ed effettuando voli “stagionali” nei periodi clou (Natalizi, Pasquali ed Estivi), forse l’utenza potrebbe apprezzare la comodità del trasporto aereo e quindi “affezionarsi” a tale modo di trasporto e per le Compagnie aeree potrebbe significare la possibilità di fiutare l’affare…

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