Aeroporto Reggio Calabria: SACAL smentisce l’abbandono di Alitalia e fa il punto sulle limitazioni ENAC

Riportiamo da IlReggino.it:

Non fa mistero dei problemi evidenti ma Sacal non intende, neanche per un momento, arretrare su quelle che sono le responsabilità sull’aeroporto dello Stretto.

«Prendiamo atto che, ancora una volta, Sacal Spa viene fatta arbitrariamente oggetto di critiche  senza che queste abbiano alcun fondamento. Una mera speculazione per attaccare i vertici di una Società che, nonostante le difficoltà ereditate, ha operato con impegno e competenza, nel tentativo di superare quegli ostacoli tecnici che appartengono da sempre alla storia dell’Aeroporto di Reggio Calabria. Agli appassionati dell’”amarcord” che oggi guardano a Sacal con una lente di ingrandimento e ieri alla Sogas con occhi miopi, vogliamo semplicemente ricordare che i tempi cambiano, che il mercato cambia, che Alitalia non è più la Compagnia di Bandiera degli anni novanta e non basta più la resilienza per sopravvivere in un mercato fortemente competitivo».

La nota di Sacal lascia poco all’immaginazione e, dopo il caos scoppiato negli ultimi giorni, la reazione non era ulteriormente rimandabile cosi come il chiarimento sulle sorti di Alitalia e degli ultimi voli rimasti.

«Il 90% degli aeroporti nazionali ha compreso, già da diversi anni, che si è concluso il monopolio del Vettore nazionale e che bisognava adeguare le infrastrutture aeroportuali per affrontare le nuove sfide del mercato. Questo a Reggio non è mai avvenuto. E si è così continuato a sperperare denaro pubblico. Benvenuti nel XXI secolo, un secolo di cambiamenti anche nel mondo dell’aviazione. È il secolo delle low cost, che hanno rimodellato lo scenario competitivo e hanno avuto un significativo impatto sul mercato. Peccato che molte delle compagnie definite low cost richiedano che le infrastrutture di volo siano tali da non imporre certificati di abilitazione per i piloti particolarmente onerosi».

Svelato il mistero, dunque, i certificati costano troppo e le compagnie low cost volano altrove dove, si capisce, le condizioni sono “normali”. Sacal mette, infine, i dovuti paletti restituendo le responsabilità che tiene ben lontane da se.

«Peccato che la Compagnia Bluepanorama abbia cambiato il suo modello di business, dedicandosi ai viaggi leisure, cambiandone addirittura il nome in Luke Air. Peccato che nel passato i management della società di gestione del Tito Minniti non siano stati lungimiranti tanto da investire nelle infrastrutture piuttosto che nell’assumificio di personale lautamente retribuito, non investendo nello  sviluppo dello scalo. Incredibile  che Sacal, forte della sua trentennale esperienza nella gestione dello scalo di Lamezia, sia da giorni oggetto di aspre critiche nonostante tecnicamente abbia già avviato tutte le attività per adeguare l’infrastruttura ai nuovi Regolamenti comunitari (UE139/2014), sempre più stringenti».

«ENAC e SACAL, infatti, hanno avviato ad inizio 2018 il processo di conversione del certificato di aerodromo ai sensi della nuova normativa europea (Reg. UE n. 139/2014), processo precedentemente neppure avviato dalla precedente Società di gestione, a seguito della dichiarazione di fallimento della stessa e del conseguente blocco del processo di conversione da parte di ENAC. Grazie ad un serrato confronto tra ENAC e SACAL e ad alcuni interventi di adeguamento condotti da SACAL nel corso del 2018, il processo di conversione si è concluso positivamente, con l’emissione del nuovo certificato il 15 novembre 2018. La nuova specifica di certificazione riporta, già dal novembre 2018, tutte le deviazioni infrastrutturali dai requisiti del Regolamento Europeo.

Alcune di queste non sono concretamente sanabili, in quanto prendono atto della peculiare collocazione dello scalo (completamente inurbato e parzialmente circondato da importanti rilievi orografici). Per altre deviazioni ereditate dalla precedente gestione, SACAL ha proposto numerose azioni correttive e di mitigazione, che sono state approvate da ENAC (da qui la pubblicazione). Alcune azioni sono già state attuate, affinché l’aeroporto di Reggio Calabria potesse operare in sicurezza, mentre per altre la Società di gestione provvederà in base ai Piani temporali di azione concordati con ENAC. Molte di queste azioni potranno essere portate a termine proprio grazie ai progetti (anch’essi, ahimè, criticati) finanziati con i 25 milioni, di cui SACAL ha dato notizia nell’agosto 2019, a seguito di apposita Delibera CIPE.

È pertanto davvero singolare che la società di gestione che si è attivata per l’adeguamento dell’infrastruttura aeroportuale, venga additata a causa criticità storiche dello scalo. La scarsa competenza in materia consente, purtroppo, a chiunque di esprimere strumentalmente critiche che, ai fatti, non possono superare la prova. Infine, la possibile fuga di Alitalia dallo scalo di Reggio è ampiamente smentita dalla circostanza che sono già stati pubblicati gli operativi dei voli, per la prossima Summer 2020, sul sito della Compagnia».

Fonte:


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38 commenti

  1. CVD sacal ha fatto fare cattiva figura ai soliti espert in materia…che nulla sanno.
    Evidenzio solo questa frase:
    “Alcune di queste non sono concretamente sanabili, in quanto prendono atto della peculiare collocazione dello scalo (completamente inurbato e parzialmente circondato da importanti rilievi orografici).”

  2. Oh, andiamo! La realtà è evidente a tutti: SACAL gestisce da più di due anni l’aeroporto e non è cambiato assolutamente nulla in termini di voli. Punto. Inutile arrampicarsi sugli specchi per scaricare le colpe sugli altri: se l’aeroporto versa in queste condizioni, è per buona parte anche colpa loro.
    Detto ciò, aveva pienamente ragione chi diceva che tra Sogas e Sacal non sarebbe alla fine cambiato niente… a parte i controlli di sicurezza (finalmente) spostati al piano inferiore….

  3. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Flyreg:
    Ripeto, non volete capire. Come facciamo a spiegarvi che negli anni il trasporto aereo è cambiato? Voi ancora siete abituati a quelle conferenze stampa dove vedevate il politico di turno con affianco la SOGAS che annunciano nuove rotte grazie alle vagonate di soldi (pagati dai cittadini) dati alle compagnie aeree. Quei tempi sono finiti.
    Chi ha stretto accordi con Blu Express per Torino, Bologna e Bergamo? Risposta: la SACAL.
    Chi ha stretto accordi con Blue Air per Torino? Risposta: la SACAL.
    La SACAL ha pubblicato il suo piano di incentivazione per le compagnie aeree, ma se le compagnie aeree vedono che non fanno utili e non vogliono venire, di chi è la colpa? di SACAL? Mah…

  4. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Per il “reggino pigro” e` molto piu` facile dare la colpa alla SACAL anziche` ammettere il disinteresse quasi generale della cittadinanza sulle sorti dell’aeroporto, ammettere l’inettitudine e la litigiosita` di politici improvvisati che non riescono a fare squadra per uno sviluppo economico del territorio, specialmente nel settore turismo. I pochi incentivi messi a disposizione per invogliare l’imprenditoria nazionale e regionale che viene intimorita e scoraggiata dalle burocrazie centrali e locali. Acer in fundo, la solita maledetta situazione della mafia e la corruzione che divaga in quasi tutti i settori che sono, direi da sempre, i titoli principali delle notizie mediatiche sul territorio reggino… 🙁

  5. @ Flyreg:
    No ti sbagli..in termini di voli da sogas a sacal è cambiato eccome..in peggio però..solo 3voli e pax dimezzati! Ci voleva un miracolo a fare peggio di sogas, ma ci sono ampiamente riusciti

  6. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    scusami un minuto ma tutte ste vagonate soldi ……. quale compagnia aerea si è accaparrata le vagonate di caratoneta negli ultimi 10 anni.

    mi stupisce leggere che a reggio le compagnie percepivano vagonate di soldi…….

  7. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ aiofb:
    Consulta (Interstate, Club Air, Italì), Alpi Eagles, MyAir, Air Malta. Ti ho solo citato chi ha preso di più, ma ce ne sono altre.

  8. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):

    Tutte le compagnie prendono soldi..non vedo dove sta la novità…più che altro sono stati spesi male e questo è un altro discorso

  9. @ Flyreg:
    Ma perchè si continua ad attribuire al gestore delle competenze che non ha?
    Leggi il codice della navigazione, dove sta scritto che il gestore si occupa di promuover ei voli?
    ci sono dei bandi, se nessuno partecipa di chi è la colpa?
    Non viene il sospetto che forse alle compagnie non interessa la destinazione reggio?

  10. La verità fa male lo so

    @ Anthony:
    Ma poi chi vi dice che SACAL non sia disponibile a dare incentivi su Reggio o non lo dia? Avete evidenza di ciò? C’è pure un documento, riportato da questo sito, che parla appunto di incentivazione e contributi marketing (ovviamente in ossequio alla normativa). Non si può candidamente ammettere che con i volumi che Reggio riesce a generare per miracolo si tengono aperte Roma e Milano? Ma li avete visti i yield delle rotte, a patto che sappiate cosa sia? Il concetto di pro-rata ce lo avete presente, sui voli in prosecuzione? Ma anche il LF di bassa. Non rompete le scatole con i voli pieni, Natale non conta. Le compagnie aeree i costi ce li hanno sul groppone per tutto l’anno e non volano solo quando fa comodo ai riggitani, cioè in estate e durante le feste.
    Non è più semplice ammettere che, facendo alcuni forecast, le compagnie scelgano altri scali vicini per tutta una serie di motivi, in primis economici?
    Il mondo dell’aviazione funziona in un certo modo. Di sicuro non come lo racconta certa gente che si permette di parlare non avendo titoli o essendo esperta di tutt’altro.
    Teniamoci stretta Alitalia finché c’è, dopo pensiamo a come riconvertire il sedime aeroportuale. Se chiudiamo la fogna a Sabbie Bianche, si potrebbe pensare ad un mega villaggio turistico.
    Cordialità

  11. @ La verità fa male lo so:
    Esatto.
    lo diciamo da anni e veniamo insultati.
    I bandi ci sono, anche pubblicati su questo sito, nessuno partecipa.
    E’ più facile dire che ci sia un complotto contro Reggio che ammettere che Reggio non interessa commercialmente e turisticamente.

  12. @ La verità fa male lo so:
    E allora chiudiamo baracca e burattini e più che villaggio turistico, visto come versa la città, trasformiamo il sedime aeroportuale in discarica a cielo aperto…
    Ma che razza di ragionamenti sono?!
    L’aeroporto c’è. Punto. Perchè non sfruttarlo al massimo di quello che potrebbe offrire?! Perchè continuare con questa lenta agonia, questo tira e molla di voli che vanno e voli che vengono e non gestirlo per come potrebbe rendere. L’infrastruttura c’è. E’ inutile farla morire dopo averci speso soldi della comunità per anni. Tanto vale mantenerla, ma tale da sorreggersi da sola.
    Non ci vola nessuno e si riempono solo un volo per Roma e uno per Milano? E caspita, almeno quei due voli che si cerchi di tenerli stabili e certi, senza continui la compagnia X se ne va, Alitalia se ne va, Alitalia ritorna, Alitalia fallisce. Sembra una telenovela.

  13. Ecco la solita minchiata che i reggini non volano..poi i voli a Lamezia sono strapieni di reggini che purtroppo sì devono fare 130km perché a Reggio non ci sono voli, prezzi decenti e orari consoni..ma si la colpa è nostra che non riempiamo i voli..che durano 3gg e poi se ne scappano e quindi non essendoci una programmazione stabile la gente per sicurezza prenota da Lamezia non ci vuole nostradamus a capirlo. Non per ultimo abbiamo dimezzato i pax perché si sono spostati a Lamezia..Per quelli che dicono che sacal offra anche incentivi su Reggio..rispondo che ci sono incentivi e incentivi..tutta questione di prezzo è

  14. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Anthony:
    La novità sta nell’importo e nei numeri (passeggeri). Ti faccio un esempio: se una compagnia aerea su Lamezia ti chiede 5 Euro a passeggero potendo contare su buoni riempimenti, su Reggio Calabria e Crotone te ne chiede il doppio se non il triplo per via del riempimento non sempre “garantito”.

  15. @ La verità fa male lo so:
    Punto 1 c’è incentivo e incentivo..se offri na miseria se ne fottono..metti la pila giusta e vedi come arrivano.

    Punto 2 non genera traffico perché l’80% dei Reggini è costretta ad andare a Lamezia non ci vuole la laurea a capirlo

  16. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Quindi si ritorna sempre al mio discorso che è solo una questione di prezzo! In questo caso per ri-acquistare l’utenza ormai scoglionata..se bisogna dare il doppio o il triplo bisogna farlo e stop..nel giro di qualche anno, raggiunti determinati numeri, si potrebbe ridiscutere con le varie compagnie quanto dare forte dei numeri raggiunti.

    Per chi dice (già immagino) che non ci sarebbero i soldi da dare rispondo che quando si vuole i soldi si trovano..vedi anche per il frecciargento x sibari

  17. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Però bisogna anche considerare che un andamento così, di togli e metti voli, non fa che sfiduciare il passeggero che opta pure lui per una soluzione più certa. Perchè dovrei prenotare da Reggio se non sono sicuro che non mi cancellano il volo?
    Il riempimento non sempre “garantito” deriva anche da questa continua situazione ballerina (in termini di voli e destinazioni offerte) che versa l’aeroporto di Reggio. Una situazione più stabile gioverebbe in primis all’utenza.

  18. @ Flyreg:
    Esatto..ma fanno finta di non capire

  19. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Anthony:
    Dipende… se tu per questione di prezzo intendi il “vuoto per pieno” come si faceva in passato con Consulta, quel modello non esiste più. Oggi le compagnie aeree oltre all’incentivo vogliono anche i passeggeri.

    @ Flyreg:
    Si ci può stare, ma in termini numerici quanto può aver inciso nell’arco di un anno? Credo poco…

  20. @ Flyreg:
    il punto che ti sfugge è quale sarebbe il massimo cui andrebbe sfruttato l’aeroporto. Regaliamo i voli, paghiamo le compagnie per farle volare (anche se questo non funziona per reggio), obblighiamo manu militari le persone a volare da reggio o le obblighiamo ad andare a reggio anche se vorrebbero andare altrove…non so dimmi tu.
    noto sempre di più che l’italiano ha forti difficoltà ad accettare il concetto di libero mercato, concorrenza, ecc. ecc.
    Ha sempre bisogmo dello stato chioccia che gli assicura il volo, le bancarelle, il cinema, il reddito minimo; forse è vero che agli italiani piace la dittatura….

    @ Anthony:
    Posso chiederti dove prendi i dati che la metà dei pax di reggio è andata a Lamezia?
    Io su 3 volte che ho prenotato la navetta, altrettante volte me l’hanno cancellata per mancanza di pax….
    Per la cronaca reggio è uno dei 4 aeroporti sperimentali di Alitalia per le tariffe basse, non è vero che i prezzi sono alti. un volo solo andata è sui 50 euro, anche meno.

    Per il resto, mi sono stancato di legegre commenti di ignoranti che non hanno la minima idea di come funzioni il trasporto aereo, come funzionino gli incentivi, quanto costi gestire una compagnia aerea e parlano parlano riempiendosi la bocca dell’unico concetto: voglio reggio-roma a 10 euro….non lo avrete mai, dimenticatevelo, lo hanno detto chiaro e oggi lo hanno anche scritto.
    Non vuoi andare a lamezia? Prendi il treno.

  21. @ Anthony:
    non è una questione di prezzo.
    Il reggino non ha soldi, lo vogliamo capire?
    guarda alitalia, fino a quando la tariffa si mantiene sui 100 euro vende, superata questa soglia nessuno compra e il volo viaggia col 70%
    Ma secondo te una compagnia sta qui per farti il favore?
    vedi quanto costa un lamezia bologna tra 2-3 settimane e poi vediamo se continui a dire che costa di meno di reggio.

  22. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Non è che le compagnie vogliono i pax, il fatto è che con le nuove norme se non passi il MEO test e non fai i pax, devi restituire i soldi….

  23. La verità fa male lo so

    Allora, facciamo un esempio così vi è chiaro. Ho un 320 che su una tratta di un’ora e mezza mi costa 10.000€.
    Secondo voi dove lo vado a piazzare? Su una rotta che mi fa il 65% annuale con yield medio da 65€ o su una che mi fa il 70% annuale e yield medio da 80€. Oppure, sono Alitalia. Piazzo il mio 320 dove ho transiti nazionali da 60€ di pro-rata o li dove faccio più transiti internazionali ed ho più guadagni? Giusto per capire. Perché stiamo parlando di questo.
    Poi altra roba, la tariffa che vedete è comprensiva di tasse. La compagnia aerea ci deve togliere quelle tasse e con il netto devo pagarci carburante, handling, ACMI, cazzi e mazzi.
    Quando la tariffa è di 29€, in molti casi è una tariffa negativa, perché non riesco a pagarci le tasse! Quando vedete le tariffe a 49€ su Alitalia, considerate che su ci sono 25/30€ di tasse (su FCO siamo sui 34€ mi pare). Secondo voi è una roba normale guadagnarci 19€ per posto venduto?
    Provate a fare un test di nesting delle tariffe e ditemi voi se riusciamo con le tariffe che dite voi a far andare in attivo un volo, anzi almeno in pareggio. Attendo, eh.
    Poi vi prego, trovatemi questo aeroporto che da 16€ di contributo a pax…Crotone di qualche anno fa non vale come esempio.

  24. @ La verità fa male lo so:
    Guarda che sono discorsi fatti e rifatti nel corso degli ultimi 10 anni.
    Non ci arrivano.
    Il regino medio soffre del complesso dell’invidia del pene; se lo ha lamezia lo deve avere anche reggio.
    poi del fatto che reggio non offra nulla dal punto di vista turistico e commerciale non conta nulla, per loro va bene farsi la passeggiata in via marina.

  25. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    E’ una questione che va avanti da anni, la mancaza di fiducia. Il passeggero ha bisogno di certezza che il suo volo venga operato e di un operativo stabile, altrimenti mira su altri aeroporti. A Reggio, le uniche destinazioni certe erano Roma e Milano, mentre tutto il resto andava e veniva con compagnie più o meno blasonate; unite al fatto che molti voli venivano annunciati ed operati dall’oggi al domani e cancellati in periodi improbabili. Se ho un impegno di lavoro importante, non rischio di restare a piedi ma viro su Lamezia. Ad oggi, complici i tira e molla di Alitalia negli ultimi tre anni, una parte dei pax si è spostata su altri aeroporti. Naturalmente, questa è una delle tante motivazioni, non la principale ma contribuisce anche lei, della diminuizione dei passegeri a REG negli ultimi anni, trend in contrasto con l’aviazione in Italiana che è in positivo.

    @ Pilota75:
    Ho 3km quadrati occupati da un Aeroporto Civile in una terra che è scollegata e isolata dal resto del mondo. La prima Città degna di questo nome dista 4 ore di treno. Anzichè sgonberare tutto e restare nell’isolatismo, ottimizzo con logica e razionalità quello che ho per sfruttarlo al massimo. E non parlo di incentivi o altro, ma parlo di rendere stabili quelle 2 rotte che Reggio riesce a riempire e a riempirle e farle volare. Senza contare che in Italia esiste il concetto di Continuità Territoriale.

    @ La verità fa male lo so:
    Fin quando Alitalia divora soldi pubblici, anche i Reggini pagano le tasse ed hanno diritto ad un minimo di continuità territoriale. Poi, se a Reggio la domanda è ancora più scarsa dell’offerta perchè non ci sono poli attrattivi, nè secondari nè terziari, non ci sono pendolari che utilizzano l’aereo e la capacità disponibile è eccessiva, allora quello è un altro discorso. Spetta alla classe dirigente ridar fiato a una città morente.

  26. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    io avevo chiesto negli ultimi 10 anni . a me non sembra che siano state date ed investite tutte queste risorse atte ad incentivare le compagnie aeree sul monitor.

  27. @ aiofb:

    Ma quali risorse..ancore dietro queste favole correte..a Reggio tolto il periodo consulta le risorse non si sono mai viste in più di 50anni..e quando fanno il bando che poi puntualmente risulta deserto..offrono al massimo le briciole..a volte manco quelle..e poi dicono che i bandi vanno deserti

  28. La verità fa male lo so

    @ Flyreg:
    I fondi dati ad Alitalia e la continuità territoriale sono due cose differenti.
    Perché mischiare le due cose?
    Vuoi la continuità, trovi i soldi e fai il bando. Sempre con la speranza che non siano i classici bandi dove mettono frequenze e orari allucinanti come in passato. Ottima scusa per le compagnie per non parteciparvi.

  29. @ Flyreg:
    Puoi spiegare il tuo concetto di “E non parlo di incentivi o altro, ma parlo di rendere stabili quelle 2 rotte che Reggio riesce a riempire e a riempirle e farle volare.”.
    Continuo a non capire, concretamente, cosa si dovrebbe fare: obbligare le persone a volare? obbligare un’azienda privata a regalare i voli? onestamente non vedo soluzioni che vanno oltre il mercato.
    La ct non c’entra nulla, se la mettessero su roma sarebbe la mazzata peggiore per l’aeroporto.

  30. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ aiofb:
    Blu Express si è aggiudicata il bando della Regione Calabria da 150 mila Euro ed aveva un contratto con SACAL di 3 anni che non ha rispettato. Quando arrivò nel 2011 prese 200 mila Euro sempre dalla Regione Calabria.
    Volotea faceva il Venezia pagato dalla Regione Veneto ed aveva accordi con SOGAS e Provincia ed ancora avanza soldi.
    Il Venezia di Alitalia era finanziato dalla Regione Veneto e non dimentichiamo i bei soldini presi per la livrea dei Bronzi.
    Sono cose che abbiamo scritto decine di volte sul sito e mi sono stancato di rispondere.

  31. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    accettare la realtà è dura….

  32. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):

    150 mila euro per 3 anni..manco le briciole praticamente..non scherziamo dai..è normalissimo che con queste cifre non attrai nessuno

  33. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Anthony:
    Hai letto quello che ho scritto? O pure tu come aiofb vai a senso unico pensando che le compagnie aeree volano da Lamezia perché pagate profumatamente e non lo fanno da Reggio Calabria e Crotone perché non hanno gli incentivi?
    Ti ho scritto che Blu Express aveva un contratto con SACAL di 3 anni. Chiama SACAL e fatti dire l’importo e poi mi dici se erano bruscolini. I 150 mila Euro dati dalla Regione sono un’altra cosa.

  34. @ Anthony:
    sai come vengono dati i contributi? sai come funziona il sistema? ma perchè parli senza sapere?
    @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    leggono ma non capiscono, questo non ha idea di nulla e parla…

  35. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    visto che sai l’importo per affermare che non erano bruscolini perchè non lo dici ?? è segreto ?? i 150mila dalla regione sono a dir poco ridicoli e infatti se ne sono andati..di cosa parliamo ? se c’erano le cifre giuste vedevi come restavano

  36. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ anthony:
    Le informazioni riservate, per una questione di rispetto, le ho sempre tenute riservate e non le ho mai divulgate sul Sito. Non mi interessa fare lo scoop. Se dovesse uscire un documento pubblico con l’importo, allora tutti sarete informati.

  37. @ anthony:
    ma a te cosa interessa? non sono soldi tuoi ma della sacal.
    e’ un accordo privato tra due società

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