Aeroporti Calabria: il Presidente SACAL De Metrio intervistato da il Quotidiano del Sud

Riportiamo l’intervista al Presidente SACAL De Metrio realizzata da il Quotidiano del Sud:

La strategia di Sacal per uscire dalla crisi, De Metrio: «I tre aeroporti sono tutti utili»

di MASSIMO CLAUSI

LAMEZIA TERME (CZ) – Per capire bene lo stato di salute del sistema aeroportuale calabrese, bisogna fare riferimento al 2019 saltando a piè pari il 2020, anno in cui l’impatto della pandemia è stato devastante.

Se si leggono i dati così, la Sacal, che gestisce i tre aeroporti calabresi, non è andata poi tanto male. Ne abbiamo discusso con il presidente della società Giulio De Metrio, al lavoro nonostante un brutto infortunio alla spalla.

Presidente che anno è stato per Sacal?

«Ovviamente non possiamo dire sia stato positivo, ma non bisogna essere nemmeno pessimisti. Se guardiamo i dati di Assaeroporti, che è la nostra associazione di categoria, i primi sei mesi del 2021 hanno fatto registrare un calo passeggeri, rapportato al 2019, del 68,6%. Un calo quasi omogeneo in tutti i sei mesi».

Che performance è rispetto allo scenario nazionale?

«Lo scenario nazionale è molto più pesante, c’è un calo vicino all’80%. Ovviamente, però, bisogna essere onesti nel leggere i dati e non possiamo non sottolineare come gli altri aeroporti abbiano subito perdite maggiori soprattutto sui voli intercontinentali che noi non abbiamo ovviamente. Detto questo sul futuro dobbiamo essere ottimisti perchè, proseguendo nell’analisi dei dati su Sacal, a giugno la contrazione dei passeggeri è scesa al 51,7% e le proiezioni ci dicono che ad agosto potremmo arrivare intorno al -30 circa. Oltre è difficile fare previsioni. E’ chiaro però che se il 2020 ha preso in pieno l’ondata pandemica, nel finale di questo 2021 ci potrebbe essere una fiammata positiva in autunno grazie alle vaccinazioni».

Dobbiamo sperare quindi che tutti si vaccinino?

«Certo che sì, in generale e non solo per la Sacal. Ma ci sono anche fatti industriali che ci fanno essere più ottimisti. Mi riferisco alla presenza di Alitalia sul mercato da ottobre in poi. Dovrebbe terminare la gestione commissariale e nascere questo nuovo soggetto Ita. Noi come operatori industriali facciamo il tifo per la ripresa della nostra compagnia di bandiera. Vogliamo che riprenda forza non solo per patriottismo, ma perchè un’Alitalia di nuovo efficiente sul mercato per noi che abbiamo voli interni e turistici, vale doppio».

Avete un rapporto di amore e odio con Alitalia, vero?

«Non so se è corretto metterla così, però le devo segnalare che siamo stati nell’impossibilità di pagare a giugno gli stipendi ai nostri dipendenti per una carenza di liquidità tanto grave da chiedere un aumento di capitale ai soci, mentre il nostro credito verso la gestione commissariale Alitalia è di 1,8 milioni. Capirà bene che se il nostro principale cliente non paga le fatture e se abbiamo una contrazione così forte dei passeggeri, il sistema va in sofferenza. Ci dispiace molto soprattutto che vadano in sofferenza le famiglie dei 300 lavoratori, ma io penso che il modello Sacal sia sano».

Aver assorbito gli scali di Crotone e Reggio non è stato sbagliato?

«Se facciamo una foto al 2019 cioè al periodo pre covid, è chiaro che Sacal ha fatto a suo tempo le valutazioni giuste, cioè è valida l’idea industriale di fondo. E’ chiaro che trattandosi di società fallite che gestivano aeroporti asfittici dal punto di vista del traffico si è voluto fare un investimento in prospettiva. La sfida adesso sarà quella di mettere in coordinamento i tre scali e creare un vero e proprio sistema aeroportuale».

Tre aeroporti per una regione come la Calabria non sono troppi?

«La domanda rischia di essere retorica. Intanto ci sono e li dobbiamo sfruttare. Guardi che oggi non è facile costruire un aeroporto per cui avere tre scali è già di per sè un valore. Se poi lei guarda le altre regioni, penso al Nord, ci sono aeroporti ogni 40 km quasi. La Puglia ne ha ben quattro».

Bisogna però che i tre scali abbiano una offerta diversificata…

«Si. Lamezia ha una sua storica collocazione. Questo non vuol dire che non può ulteriormente svilupparsi ma certamente ha una sua vocazione molto chiara. Reggio Calabria ha grandi potenzialità per la sua collocazione geografica che è unica al mondo, inserita in una zona ricca di bellezze naturali e paesaggistiche, ricca di storia, molto interessante dal punto di vista turistico. Ha inoltre come bacino potenziale le due città metropolitane di Reggio e Messina, stiamo parlando di circa 600/700mila abitanti. Su Reggio abbiamo avuto dei problemi strutturali legati ad una serie di limitazioni imposte dall’Anac per questioni di sicurezza. Noi riteniamo che queste questioni, grazie allo sviluppo delle tecnologie, siano superate. Abbiamo prodotto all’agenzia uno studio interno e un altro svolto da un’agenzia indipendente che va proprio in questa direzione per cui cercheremo di convincere Enac a rivedere le limitazioni imposte. Aggiungo anche che ci sono possibilità di intervenire sulle infrastrutture. C’è un accordo fra la Sacal e il Ministero in questo senso che dovrebbe garantire una migliore accessibilità alla stazione».

E Crotone?

«E’ ancora più importante che sia parte del sistema. Certo dobbiamo considerare tutti i problemi legati alla mobilità di quell’area che non sono pochi. La strategia è quella di fare leva sugli altri due aeroporti per far aumentare il traffico su Crotone che vedo prevalentemente come traffico turistico. La nostra idea, in particolare, è quella di sfruttare i contatti di Lamezia per proporre alle compagnie low cost un pacchetto che comprenda anche Crotone. Parleremo anche, da ottobre in poi, con il nuovo soggetto che nascerà dalle ceneri di Alitalia».

Intanto serve questo aumento di capitale. Qualcuno ha paura di una privatizzazione della Sacal. C’è questo rischio?

«Partiamo da una premessa: la maggior parte degli aeroporti passeggeri in Italia oggi sono privati: Venezia, Roma, Napoli, metà degli aeroporti sardi. Firenze e Pisa che non sono nemmeno di proprietà italiana. Insomma si fa prima a dire quelli che sono rimasti pubblici. Detto questo se Sacal sarà a capitale interamente privato dipende dai soci non dal presidente. Mi pare però che l’aumento di capitale stia avvenendo in modo omogeneo, mi pare ci sia concordia fra i soci pubblici e privati, l’aumento di capitale è stato deliberato a stragrande maggioranza. Dovremmo aspettare novembre per vedere come si saranno articolate le cose ma ritengo che alla fine non ci dovrebbe essere un particolare scostamento dall’attuale ripartizione che vede il pubblico al 51% e i privati al 49».

Lei ha accennato più volte al problema della mobilità in Calabria che non è secondaria rispetto al sistema di aeroporti…

«Certo per questo dico che se si progettano infrastrutture che sviluppano l’intermodalità, la Sacal è pronta a fare la sua parte non solo sui tavoli decisori, ma anche sotto ogni aspetto. Ad esempio, se si decide di sviluppare la stazione di Lamezia Terme per portare i passeggeri fino all’Hub, noi faremo la nostra parte. Siamo interessati a tutto ciò che sviluppi flussi di traffico. Anche su Reggio Calabria. Lì il tema dell’intermodalità è più spiccato perchè riguarda il ferro, la gomma ma anche l’acqua. Per questo vedo un grande futuro per l’aeroporto dello Stretto»

E per Lamezia?

«Su Lamezia anche. Ora siamo concentrati a mettere mano all’aerostazione e agli spazi interni che sono ormai un po’ datati. Tutto questo sta nel nostro piano industriale. Noi abbiamo uno spazio lato volo importante che pochi aeroporti hanno. Per troppo tempo è stato trascurato questo aspetto. Ho visto poi, sia pure sulla carta, un investimento molto importante che un privato vuole fare a valle dello scalo con complessi immobiliari, posti barca. Ecco qualcosa del genere non impatta direttamente sull’aeroporto ma fa parte di quel concetto di sviluppo dei flussi di traffico che ci fa gioco».

Fonte: https://www.quotidianodelsud.it/calabria/catanzaro/economia/interviste/2021/07/29/la-strategia-di-sacal-per-uscire-dalla-crisi-de-metrio-i-tre-aeroporti-sono-tutti-utili/


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33 commenti

  1. Commenta per: Lamezia, Reggio Calabria, Crotone

    Bah, i buoni propositi ci sono, ma per i risultati non saprei.
    Lamezia in termini di voli funziona bene, ma resta come priorità l’aerostazione (indecente per un aeroporto che pre covid sfiorava i 3 milioni di pax) che attende ormai da dieci anni novità. Inoltre son ormai tre anni che si parla della fantomatica bretella ferroviaria (che sarebbe davvero un passo in avanti significativo poter raggiungere comodamente Lamezia in treno da tutta la regione) ma ancora nessuna novità. Sicuramente non è di competenza di SACAL la costruzione, ma almeno dovrebbero provare a spingere per tenere l’argomento sempre presente con la Regione.

    Reggio invece non ha avuto chissà che svolta. Prima del 2017, oltre ai voli per Milano e Roma, solitamente durante l’estate o i periodi natalizio e pasquale si riusciva a trovare qualche compagnia sgarrupata (vedesi le famose AirSud, Italì Airlines, Consulta, Prima Airlines e tante altre durate una stagione) che operasse verso altre destinazioni. Negli ultimi anni però la concorrenza con il treno ha iniziato a diventare pesante, Alitalia è caduta nel solito baratro chiudiamo e riapriamo e i passeggeri sono crollati dai quasi 500 mila stabili a 350 mila risicati con neanche i voli Roma e Milano stabili nella programmazione. Inoltre si parla da due anni dei famosi 25 milioni, ma non sono riusciti nemmeno a spendere quelli per viabilità interna. E poi la ciliegina sulla torta, il famoso sfratto senza alcun senso degli autonoleggi per avere l’aerostazione piena di box vuoti. L’unica nota positiva, che ho davvero apprezzato è stato lo spostamento dei controlli di sicurezza in uno spazio più adeguato e i due negozi (bar e prodotti tipici) nella zona airsi

    Crotone secondo me inizia a far vedere qualche risultato. Prima di Sacal era chiuso dopo anni di agonia ininterrotta (nonostante l’installazione del ILS). Dopo il 2017 è stato un lento crescendo alla ricerca di una stabilità. Son riusciti a tenerlo aperto e a garantire quei due voli quotidiani stabili (cosa che prima non riusciva neanche stagionalmente). Inoltre in termini di pax sta crescendo, seppur lentamente, una ripresa c’è stata per un aeroporto che era praticamente chiuso.

  2. Commenta per: Reggio Calabria

    – E’ chiaro che trattandosi di società fallite che gestivano aeroporti asfittici dal punto di vista del traffico –
    Questa sentenza e’ pura menzogna….

    Reggio ha perso – e mi riferisco al periodo pre-pandemico – piu’ passeggeri con la SACAL al comando che con la gestione SOGAS
    (Per evitare fraintendimenti.. io non rimpiango la SOGAS… )

    Lo dicono i numeri. basta andare a controllarli.

  3. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:
    sono dati di fatto invece
    la sogas è fallita e i pax non hanno mai superato i 600.000, numeri insignificanti
    idem per crotone

  4. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Pilota75:
    Con la SOGAS Reggio faceva in media 500/550 mila passeggeri all’anno
    Con la SACAL Reggio ha perso circa 250/300 mila passeggeri. E mi fermo al 2019
    I numeri sono questi – ti piacciano o meno….sono fatti tuoi….

    Se prima Reggio annaspava.. con la SACAL e’ stato direttamente mandato in coma

    Vorrei vedere se e quando (mai ?!?) Reggio raggiungera’ con la SACAL i numeri di cui sopra che faceva con la SOGAS….

  5. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:
    Il tuo è un commento campanilistico che ti porta a non vedere i dati per come sono nella realtà.

    SACAL è subentrata a SOGAS il 15/07/2017 e nel 2017 ha gestito ciò che SOGAS aveva seminato, quindi 381.442 passeggeri.
    Il 2018 è stato un anno di transizione (gli accordi per i voli richiedono mesi) seppur con qualche novità targata SACAL (Blue Air su Torino). I passeggeri sono scesi di poco per fattori non dipendenti da SACAL (crisi Alitalia) ed il risultato è stato 358.321 passeggeri.
    Nel 2019 SACAL ha portato nuovi voli con Blue Panorama che sono durati poco (si potevano riempire di più) ed ha portato avanti la collaborazione con Blue Air. Intanto Alitalia è entrata sempre più in crisi e seppur di poco i passeggeri sono aumentati a 365.391.
    Il 2020 e 2021 è storia che conosciamo.

  6. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:
    non ci riesci proprio ad essere oggettivo…
    non ti rispondo neanche, ci ha pensato Roberto.
    Continuate a rosicare….

  7. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Stai sempre a giustificare la SACAL anche davanti a due anni e mezzo di risultati disastrosi.. Giugno 2017 -Gennaio 2020…
    “a pensar male ci si azzecca” diceva un certo Giulio..

    E poi il campanilista sarei io?
    ” Ma mi faccia il piacere…”

  8. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:
    Non si tratta di difendere la SACAL, questa è la storia e questo è il modo di come vanno letti i numeri. Se SACAL avesse mandato via compagnie aeree o impedito a compagnie aeree di atterrare, o peggio ancora chiuso l’aeroporto allora sarei d’accordo con te.

    Poi se davvero volete vedere chiuso l’aeroporto basta che lo dite chiaramente. Non esistono società di gestione al di fuori della SACAL. Ma davvero credi che se ci fosse stata una singola società di gestione a gestire Reggio Calabria ancora oggi sarebbe in vita (con i bilanci perfetti) e l’aeroporto aperto?

  9. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:

    Insiste nel pensare che ” il modo come vanno letti i numeri ” in modo corretto
    È il suo modo .
    Analizzarli in maniera diversa dalla sua è sbagliato.
    Un pochino presuntuoso .

    La tua è una battaglia persa in partenza.

  10. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    Commenta per: Reggio Calabria

    @ Francesco:
    @ Giuseppe:
    Rispetto il vostro pensiero anche se non lo condivido. Però dovete farci il piacere di capire che qui siamo su un sito tecnico e non sui Social e quando date dei numeri li dovete dare corretti. Francesco ha scritto che con SACAL l’aeroporto ha perso 250 mila passeggeri. L’avesse scritto sui Social tutti ad applaudirlo, qui sul sito tecnico non è così. Reggio Calabria non ha mai perso 250 mila passeggeri con SACAL, lo dicono i numeri (vedere commento sopra). Quindi o siete in malafede o non so dove volete arrivare.
    Posso anche pensare che magari siete degli ex SOGAS che poi non siete passati in SACAL e giustamente avete il dente avvelenato. Se così fosse vi capisco (avete la mia solidarietà), ma non credo che i commenti qui sul sito possano essere utili alla causa.
    Saluti.

  11. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    invece di criticare ed offendere, ci potete dare una lettura imparziale dei numeri?
    l’anno in cui sogas è fallita, quanti pax ci stavano?
    l’anno dopo con sacal?
    E’ così difficle?

  12. Commenta per: Reggio Calabria

    Facilissimo anche se qualche mese fa
    Avevo detto che con quelli come te non ci parlo.

    Anno 2016 Sogas 481.000 pax.
    Anno 2017 misto Sogas Sacal 381.000 pax.

    Anno 2018 Sacal 358 .000pax.

    123 mila pax in meno.
    Visto
    Non è difficile.
    Potevi guardarli da solo.

  13. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    381.000 – 358.000 (se non ci fosse stata la sacal sarebbero stati ancora meno) fa 23.000 non 123.000 manco una semplice sottrazione sai fare…
    Mi sembra riduttivo attribuire alla sacal il disastro fatto da sogas.
    Cmq continua a rosicare, l’autostrada reggio e lamezia devi fare se vuoi volare….

  14. Commenta per: Reggio Calabria

    Probabilmente Giuseppe ha escluso dal conteggio il 2017 che é l’anno del passaggio Sogas/Sacal avvenuto giusto a metà anno.

  15. Commenta per: Reggio Calabria

    Con Sogas o con Sacal la musica è sempre uguale ed alla fine ci si incarta sulla differenza di poche migliaia di passeggeri. Così come stanno le cose la situazione non potrà mai cambiare nemmeno se fossimo gestiti da ADR.
    Ci sono molte variabili negative che non permettono dei numeri sostanziosi. Primo tema ovviamente sta nel superamento delle limitazioni aeroportuali ed una ristrutturazione almeno sufficiente dell’aerostazione e dei servizi annessi. Ma ammesso che ciò avvenga il tema dei temi è come attrarre più passeggeri.

    Sono stati spesi milioni per l’obbrobrio della stazione FS che non serve a nulla anzi peggio, perchè chi la usa una volta probabilmente sarà spinto a chiedere asilo politico in qualche Paese del centro Africa, a parte le battute la fermata doveva essere immaginata all’interno dell’aerostazione oppure creare un collegamento tra ferrovia ed aeroporto con un sistema di tapis roulant sotto la pista come i più moderi aeroporti.
    Ma ciò non basta perchè solo con l’ipotetico bacino di utenza della sola provincia ancora non ci siamo, ed allora dobbiamo andare oltre, dobbiamo immaginare il perchè si dovrebbe atterrare a Reggio. Ci sono strutture turistiche o villaggi? no; E’ una città votata totalmente al turismo? no; Ci sono fabbriche, aziende o settori di investimento importanti? no; quindi come attrarre passeggeri?

    Una piccola luce probabilmente potrà esserci se e dico se, verrà completato il museo del mare che se sarà come quello visto a Genova potrà davvero contribuire alla causa, e poi? Beh ho letto della ristrutturazione del porto con attracchi delle navi da crociera, bene che si lavori per fare di Reggio Hub di partenza delle navi in modo da poter essere sinergici con i tour operator per collegamenti charter tutto l’anno.

    Per finire ma si potrebbe parlare per ore, forse la grande svolta potrà arrivare trovando il giusto modo per rendere l’aeroporto appetibile ai messinesi. Per quanto mi riguarda i vari aliscafi, navi e gommoni lasciano il tempo che trovano, l’unico vero metodo efficace sarebbe la costruzione del Ponte sullo Stretto. A parte il volano turistico, avere una metropolitana ferroviaria che colleghi ogni ora per 24 ore Reggio e Messina, quella si che farebbe lievitare l’importanza ed i passeggeri da e per Reggio.

    Per adesso cerchiamo di resistere magari avendo a disposizione dei voli più agevoli per Milano e Roma e qualche altra tratta, che si lavori seriamente per il futuro perchè la Calabria per le potenzialità che ha potrebbe soddisfare pienamente i requisiti per avere tre aeroporti funzionanti e con utenza sufficiente per essere competitivi.

  16. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Pilota75:

    Ti avevo detto qualche mese fa che sei un cafone ma tu hai voluto confermare.

    481.000 nel 2016 solo Sogas contro 358.000 mila nel 2018 solo sacal fa meno 123.000 imbecille.

    Io ho una laurea Magistrale in matematica, cafone , tu non so a che titolo parli.
    Spupidotto io non rosico niente e non ho mai fatto l’autostrada per venire a Lamezia ne tantomeno la farò mai.
    Ho sempre cercato di espormi a favore della regione intera, lamezia compresa e in prima linea per quanto riguarda il trasporto aereo ma senza penalizzare gli altri due aeroporti.

    Ma con i Cafoni imbecilli come te meglio non parlare e da oggi in poi così sarà.

  17. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    rosica maleducato, rosica!

  18. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    quindi secondo il ragionamento da laureato magistrale in matematica, nerone brucia roma e muoiono 500.000 abitanti, dopo due anni gli abitanti sono 300.000 e la colpa è di chi è venuto dopo, non di chi ha bruciato roma….
    ma davvero affrontate la vita con questi ragionamenti?

  19. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Cavaliere:
    Bravo.
    Il sindaco e mezza città si lamenta dell’aeroporto con sacal e non si chiedono a chi dovrebbero servire questi voli.
    Chi dovrebbe venire a Reggio ed a fare cosa?
    il presidente De Metrio è stato fin troppo gentile a spiegare che una volta usciti dall’aeroporto prende lo sconforto!
    Sporcizia, senza acqua, strade bombardate, servizi zero.
    Ora ci hanno anche tolto la possibilità di una passeggiata sul lungomare, ma il problema è che non ci sta il volo la sera da Roma…

    La verità è che non gli interessa nulla di turismo, marketing territoriale, ecc.
    vogliono solo il loro voletto per roma (comprato a spese nostre) per farsi i fatti loro.

    La massa, però, come si vede su questo sito, non lo capisce.

  20. Commenta per: Reggio Calabria

    Che l’aeroporto ha sempre viaggiato sui 550mila pax per anni e anni è storia scritta…che siamo scesi a 350mila (con sacal) pre covid pure…è matematica..poi di chi è la colpa è un altro discorso ..ma i numeri sono insindacabili

  21. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Anthony:
    parliamo invece di chi è la colpa

  22. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Cavaliere:
    Il problema della stazione ferroviaria è l’essere in mezzo al nulla. Secondo me il problema è concettuale: così com’è ora serve solo l’aeroporto (e nemmeno perchè non c’è più la navetta), ma economicamente non credo sia sostenibile una navetta gratuita che per la maggior parte del tempo viaggia vuota poichè ci son solo quei quattro voli.
    Avrebbero dovuto sfruttarla per servire il quartiere di Ravagnese assieme all’aeroporto, prolungando o diramando qualche linea bus fino alla stazione. Ma anche questa soluzione ha dei problemi: in primis nessuno pagherebbe 1,50€ per viaggiare in bus da via Ravagnese alla stazione. Tanti anni fa c’era l’integrazione tariffaria Trebus, ma oggi a Reggio la parola sinergia tra i vari enti sembra una parolaccia… incluso il sindaco che continua a fare terra bruciata con tutti con i risultati che purtroppo sono negli occhi (e nel naso dalla puzza) di tutti.

    E parlare di tapis roulant è inutile: non ha senso buttare 10 milioni (se bastano) per collegare l’aerostazione alla stazione ferroviaria con questi due voli. E non aveva senso neanche quando c’erano 20 voli giornalieri. Inclusa la folle idea del pontile, milioni buttati. In Italia solo Venezia Tessera ha un approdo per i vaporetti, ma stiamo parlando di più di 10 milioni di pax annui.
    La stazione è una cosa buona e giusta, ma solo se collegata nel modo più efficiente trasportisticamente parlando con il resto del territorio.

  23. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    Commenta per: Reggio Calabria

    Il motivo del calo dei passeggeri l’ho già scritto prima ed ha un solo nome, Alitalia. Reggio Calabria è stato da sempre uno scalo dipendente da una sola compagnia, Alitalia, e quando questa (per via della crisi) decide di ridurre i voli, di non fare più i night-stop, di applicare le tariffe che vuole in monopolio, ecc… allora i passeggeri non possono che diminuire. È matematico. Non c’è SACAL, SEA o ADR che tenga.

    @ Cavaliere:
    La tua analisi è una sintesi di ciò che scriviamo da anni. Non sono d’accordo solo sui benefici che porterebbe il ponte sullo stretto, cioè io non vedo ricadute positive per il Tito Minniti.

    @ Flyreg:
    Dillo anche a quelli che ci vogliono costruire un’aerostazione in mezzo al nulla e senza vie d’accesso.

  24. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Invece Roberto il ponte è fondamentale, milioni di persone per curiosità o turismo come si voglia chiamare, potrebbero passare sopra il ponte a qualche centinaio di metri dal finestrino avendo peraltro l’obbligo se si vuole godere dello spettacolo di utilizzare solo ed esclusivamente l’aeroporto dello stretto. Ma andando oltre si andrebbe ad avere in un solo colpo un bacino di utenza di oltre 500 mila abitanti. Vuoi mettere che mi accomodo su una metropolitana alla stazione di Messina e dopo 20 minuti scendo all’aeroporto di Reggio? Non solo, sarebbe un servizio effettuato in continuità senza il vincolo di orari di aliscafi, navi, condizioni meteorologiche, festivi, notturni, scioperi ed altra roba simile.
    Un aeroporto privo o quasi delle limitazioni di utilizzo, con un collegamento stabile e accessibile della provincia di Messina, un opera di ingegneria unica al mondo ( ponte sullo stretto), un museo del mare, un attracco per navi da crociera e ( si spera) un miglioramento delle condizioni cittadine, beh credo che se anni fa abbiamo toccato i 500 mila passeggeri, potremmo benissimo ambire al doppio.

  25. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Cavaliere:
    forse dovresti vedere dove sono previste le rampe per il ponte; ai reggini e messinesi non converrebbe usare il ponte.

    Dal punto di vista turistico solo il ponte non serve a nulla; quello che non vuole capire Falcomatà ed i suoi accoliti è che senza servizi puoi mettere tutti i voli che vuoi, le persone non vengono.

  26. Commenta per: Reggio Calabria

    Da Come parlate sembra che volete costruire l’aeroporto di Atlanta.
    Un aeroporto funzionale e comodo
    Come era 4 anni fa, che copre le necessità di una città e provincia, senza sacrificare i cittadini che devono per forza di cose o per turismo spostarsi o arrivare nelle nostre zone.
    Tre voli su Roma e due su Milano già
    Compatibili con lo scalo 4 anni fa e qualche stagionale su torino e magari su venezia.
    Collegamenti con bus da e per l’aeroporto che 4 anni fa c’erano e sono logicamente spariti con la scomparsa degli aerei.
    Questo c’era 4 anni fa a Reggio e adesso non c’è piu.
    Di cosa stiamo parlando ?
    La stazione ferroviaria è stato un errore,
    Si poteva meglio utilizzare la stazione Omeca, il pontile invece potrebbe servire eccome, sempre se si collegasse bene al terminal.
    Ma scusate, una società di gestione ,
    Che si occupa di trasporto aereo o altro,acquisisce un bene e nello spazio di 3/4 anni lo vede ridurre come è lo scalo di Reggio adesso e non fa nulla
    Per impedire che cio avvenga ?
    Allora qualcuno mi spieghi perché lo hanno preso e mi spieghi anche perché non revocano la gestione piuttosto che rimanere passivi in attesa.
    È Normale che a parecchi vengano dei dubbi sul modo di operare dei gestori.
    Adesso la mettete pure in politica, se qualcuno ha sbagliato vi pare normale che paghino i cittadini?
    O aspettano un sindaco di un altro colore per fare qualcosa?
    Non lo so , mentre nelle altre regioni le province agiscono in sinergia sembra che in Calabria non si riesca ad uscire
    Dal sistema asfittico campanilistico che ha ridotto la nostra terra ultima in quasi tutte le classifiche positive.

  27. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    i bus sono di competenza del comune, il sindaco è lo stesso di 5 anni fa, qualche domanda dovrebbe farsela lui.
    Così come dovrebbe spiegare perchè 2 anni fa disse no a sacal che offriva le quote e oggi piange che vuole entrare.
    i voli erano alitalia, oggi purtroppo fallita, vogliamo accusare la sacal anche del fallimento alitalia?
    il torino stagionale esiste anche ora, non capisco di cosa ti lamenti.
    la stazione ed il pontile sono stati pretesi da sogas che non li ha saputi sfruttare ( i primi due anni non avevano neanche il bus adatto per passare nel sottopasso…)

    Di cosa si accusa sacal ancora non l’ho capito.
    Hai letto la convenzione e quali sono i compiti del gestore previsti dalla legge?
    mi dici a che punto sta scritto che deve incentivare nuovi voli o aumentare i passeggeri?

    non è buttarla in politica ma essere realisti.
    basta con le cretinate, cerchiamo di essere un minimo tecnici.
    se parli con un gestore qualsiasi ti difrà che per lui l’attività di volo è solo un costo, per quello lasciano fare agli handlers.

  28. Commenta per: Reggio Calabria

    Risposta per l’imbecille.
    1 )Di chiunque sia la competenza i bus vanno in aeroporto solo se ci sono i voli.

    2) Magari se la Sacal esponeva i piani per Reggio 2 anni fa la città sarebbe entrata nella società.
    Poi non si sa perché oggi la città metropolitana mette a disposizione 2 milioni ma la Sacal non li vuole.
    La cosa puzza.

    3)Non c’era solo Alitalia , c’era anche Blue panorama e stagionalmente altre compagnie.

    4) Nessuno ha accusato Sacal per la stazione ed il pontile.

    5)Se vuoi finirla con le cretinate basta che smetti di scrivere.

    6) Con le risposte che hai dato hai dimostrato di essere un campanilista
    naturalmente imbecille.

  29. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    per il cretino:
    1) i bus continuano ad andare in aeroporto linee 27/28
    2) la sacal ha esposto i piani, falcomatà disse no adducendo scuse stupide.
    la città metropolitana non ha titolo per mettere 2 mln a disposizione, è come se tu avessi un bar, arriva pinco pallo e dice, da oggi devo essere tuo socio al 10%.
    Tu cosa gli diresti?
    3) tutte compagnie esistenti in era pre covid, forse ti sfugge cosa è successo nel 2020
    4) appena uno entra nel tecnico inizi ad insultare, questo fa capire che non hai alcuna competenza ma sei un fan del volo rayanair a 10€ che hanno a lamezia ed a reggio no.
    5)ROSICA

  30. Commenta per: Reggio Calabria

    Ti avevo sottovalutato , invece appena si parla di imbecilli tu capisci che si sta parlando di te e ti presenti.

    Comunque il Bar di cui stai parlando aveva urgente bisogno di 10 milioni di Euro altrimenti non poteva comprare gli ingredienti per preparare i cocktails.
    Sai com’è ? La Regione non è che può sempre spendere soldi dei cittadini per coprire i buchi delle società in perdita.
    Perciò io da barista un pensierino lo avrei fatto.

    Tu in quanto imbecille , ma non è colpa tua, queste cose le capisci a modo tuo ma piano piano, se tutto va bene, peggiorerai.

  31. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    fammi capire, la regione non può spendere i soldi dei cittadini, invece la città metropolitana può, puoi spiegarci la ratio?
    comunque le quote di catanzaro le compra la regione e tu continuerai a rosicare.

  32. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Pilota75:

    Si ma la città metropolitana è la prima volta che si espone e comunque verrebbero spalmate le perdite della società , imbecille.

    Ti ho spiegato bene , imbecille ?

    Ricordati povero ritardato , che il fallimento è solo questione di qualche anno.
    Mentre io rosico
    Beato te che ragioni come un asino.

  33. Commenta per: Reggio Calabria

    @ Giuseppe:
    non è la prima volta, ti ripeto lo stesso Falcomatà, probabilmente bipolare, disse no quando sacal gli chiese di entrare.
    perdite spalmate? ma di cosa parli?
    la sacal non fallisce, stanno arrivando i dindini….
    ROSICA

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