Aeroporto Reggio Calabria: Chizzoniti, “voglia irrefrenabile di raccontare bugie per apparire grandi”

Riceviamo dall’Avv. A. Chizzoniti e pubblichiamo:

Esaltando “l’Arte di Annacarsi” di Roberto Alajmo e per la serie “al peggio non c’è mai fine” rispetto al fallimento morale, politico ed economico dei missionari romani capitanati dall’autocrate Falcomatà, che gioca a fare il “realista” prima ancora che arrivi il re, sterilizzando i desolanti retroscena che scandiscono l’incapacità e l’inaffidabilità della politica reggina, lo stesso spaccia quale epocale successo quella che in realtà avrebbe fatto esclamare a Pirro “un’altra vittoria come questa e sarò perduto”. Ambiguità dilagante da parte di chi anche questa volta ha dimostrato di non avere la forza di difendere gli interessi reggini, ovvero dell’utenza dell’area dello Stretto, pur interloquendo con pezzi autorevoli di un governo che non ha badato a spese (venti miliardi di euro) per risanare le turbolenze dell’istituto di credito senese, Banca Etruria e dintorni. Ricorrendo – i missionari di turno – ad osceni trucchi tesi a trasformare autentiche ingiustizie contrabandate quali straordinari risultati sul versante aeroportuale ben incastonati in una cornice decisamente plumbea dominata da miserie culturali, smarrimento del raziocinio unitamente alla voglia irrefrenabile di raccontare bugie per apparire grandi. E così a fronte della cruda realtà scandita da chi lavora per tutelare l’aeroporto (sindacati e non solo) e chi decantando “l’arte del mentire” esercita opzioni da vassalli, quindi da sudditi e non da cittadini, tenta di individuare soluzioni saldamente ancorate esclusivamente ai sacrifici dell’Alitalia, alla quale però, fino ad oggi, è stato negato il pagamento di un consistente debito regionale pregresso. Accentando, altresì, la sostanziale cancellazione dell’utenza dell’area dello Stretto dai collegamenti mattutini che invece operano quotidianamente da tutti gli altri aeroporti italiani – quantomeno – alla volta di Roma e/o Milano. Questa è la devastante realtà dell’approccio romano che “accontenta e gabba” la folta schiera di predicatori ai quali evidentemente sta bene l’estromissione del “Tito Minniti” dai normali circuiti nazionali ed esteri, vanificando, inoltre, la possibilità di raggiungere Roma e/o Milano e ritornare nella città di origine nello stesso giorno. Un’autentica sfida, azzardo, bluff e quant’altro che le peripatetiche incursioni reggine di Renzi, in compagnia del deputato in pectore (liberazione e consolazione per la città di Reggio) già eletto sindaco, fra seduzioni ed inganni, non hanno sicuramente impedito, alimentando, di contro fanciullesche astuzie, furbizie e scaltrezze, sfociate nella supina emarginazione di una città metropolitana (si fa per dire). Da qui la legittima inquietudine ed ansia che caratterizza l’area dello Stretto i cui cittadini ultra penalizzati si aspettavano una revisione critica romana anziché una nuova puntata di un interminabile romanzo epistolare fonte di immenso sconforto che traduce la sensazione di un sempre più tragico destino aeroportuale. E così fra vizi, inganni e beffarde contorsioni riemerge l’eloquente ritornello di Lorenzo il Magnifico “chi vuol esser lieto, sia: di doman non v’è certezza”. Il dramma aeroportuale nasce proprio dall’impossibilità di conoscere attendibilmente la realtà sempre di più sfuggente, molteplice e variamente interpretata, quasi nascosta sotto una maschera di pirandelliana memoria. La città di Reggio è stufa di autocelebrazioni in netto conflitto con l’incalzare delle pessime notizie di estrazione romana, mezze verità, reticenze, ecc., che documentano i retroscena del flop di un partito politico che schiera un sindaco, il presidente del Consiglio Regionale, il capogruppo del gruppo numericamente più consistente alla Regione e segretario provinciale dello stesso partito, una folta pattuglia di parlamentari e finanche un prestigioso ministro in carica. Senza scomodare il Governatore Oliverio. Risultato? Tutti coralmente protesi ad alimentare irresponsabilmente un volgare imbroglio, un disgustoso intruglio in un crescendo di giaculatorie che conclamano la decadenza della politica calabrese ed in particolare di quella reggina. Tutta “chiacchere e distintivo…”. Non a caso il mitico Nicola Giunta ammoniva: “O chi sorti, o chi sorti, sta città in mano e’ storti…”.


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11 commenti

  1. Esamina perfetta, soprattutto la citazione finale calza a pennello

  2. @ Carmelo:

    Ti dirò, se solo avesse concluso scrivendo che
    “chiddi chi si sentuno chiu dritti illautri in verità sunnu i veri storti”
    concorderei in toto pure io.

  3. Diritto di dire e manifestare la propria opinione:documenti alla mano,cosa succederà?quanti e quali voli ci saranno?e quanti e quali prima di questo accoro,qui definito mostruoso e falso?

  4. @ caterina:
    quale accordo? chi lo ha definito mostruoso e falso?

  5. @ Pilota75:
    Certo, per te che sei stato da sempre un sostenitore dello scalo di Lamezia, consigliandolo ad amici, parenti ed altri (l’hai scritto su questo forum quando ancora rappresentava il solo aeroporto di Reggio: era un mezzo a tuo dire per fare fallire la Sogas), questo è un momento felice.
    Peccato che sia un’autentica sofferenza per tutti quei reggini che devono scegliere se partire la mattina presto, diciamo alle 4:30 per essere relativamente sicuri dell’imbarco, per recarsi a Lamezia dove prendere un aereo che li possa portare in mattinata in una qualunque città italiana oppure prendere in considerazione alternative di viaggio che comunque costringono a partire un giorno prima.
    Stesso dicasi per il ritorno, quando bisognerà rimanere un giorno in più per tornare direttamente a Reggio.
    Ma tutto questo lo ha detto molto bene il mio amico Aurelio e naturalmente concordo con il suo severo giudizio sull’accordo e su chi l’ha fatto, che ritiene di rivolgersi ad un popolo bue dichiarando la grande soddisfazione per la vittoria, invece di chiedere scusa per il magro risultato.

  6. @ franco41:
    Ma cosa stai dicendo?
    Io ho chiesto: chi ha scritto che questo accordo (quale accordo) è, aperte virgolette, mostruoso e falso?

    In ultimo, ma davvero credi che uno parte alle 4:30 da Reggio per prendere un aereo a Lamezia? Ma vado in treno fino a Roma….

    E comunque non sta scritto da nessuna parte che tu debba avere un aereo a disposizione per fare avanti e indietro da Roma o Milano.

  7. @ Pilota75:
    Ma va…

  8. @ franco41:
    a corto di argomenti?

  9. @ Pilota75:
    Vuoi che riproponga il post precedente?

  10. @ franco41:
    fai come vuoi…tanto ormai vai con l’argomento a piacere….

  11. Tanto ci pensano da Crotone con la sagas a mandarci tutti fuori con i loro ricorsi.
    Dategli un contentino politico così la smettono altrimenti trascinano RC nella chiusura totale.

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