Aeroporto Reggio Calabria: ENAC mette nero su bianco tutte le limitazioni della pista

ENAC con 2 NOTAM mette nero su bianco tutte quelle criticità che la maggior parte dei piloti che volano su Reggio Calabria già conoscono. D’altronde ne abbiamo anche parlato spesso su AeroportiCalabria.com.

Sostanzialmente ENAC è stata costretta ad emanare speciali condizioni e deroghe per l’Aeroporto di Reggio Calabria in quanto non rispetta alcuni requisiti stabiliti dal nuovo regolamento europeo N. 139/2014.

In sintesi le criticità:

  • la larghezza delle strip pista (fascia di sicurezza) è inferiore ai limiti della normativa
  • la pendenza della superficie di avvicinamento pista 15/33 è superiore al limite normativo (NOTAM aggiornato al 30/11/2019)
  • la distanza tra l’asse pista e l’asse della via di rullaggio del piazzale di aviazione generale è inferiore al limite della normativa
  • la geometria della piazzola di inversione in testata 33 non è conforme al regolamento
  • assenza di carte di volo per l’utilizzo della piazzola elicotteri in pista 15/33
  • strip (fascia di sicurezza) ridotta per il piazzale di aviazione generale
  • segnaletica pista 29 non conforme
  • coppia di segnaletica del punto di mira è troppo vicino al punto di contatto per gli atterraggi su pista 15 e 33
  • sistema di avvicinamento luminoso pista 15 di lunghezza ridotta
  • assenza della prima coppia di luci rosse di bordo pista 33
  • illuminazione piazzale non conforme
  • presenza della segnaletica di pista chiusa per pista 15
  • segnaletica deteriorata nei piazzali

Queste criticità unite alle altre limitazioni ed alla richiesta di abilitazione per i comandanti vi fanno adesso capire del perché le compagnie aeree (specialmente le low cost) non tengono in considerazione lo scalo di Reggio Calabria? Oppure dobbiamo ancora leggere nei Commenti coloro che ci domandano che fine abbia fatto Ryanair?

Lo Staff di AeroportiCalabria.com

Icona AeroportiCalabria.com Aggiornamento del 01/12/2019:

I 2 NOTAM (B7146/19 e B7146/19) del 29/11/2019 sono stati sostituiti da quelli pubblicati il 30/11/2019 che riportiamo:

B7162/19 (Issued for LICR PART 1 OF 2) – REF AIP AD 2 LICR 1-11 ITEM 23 ‘ADDITIONAL INFORMATION’ ADD PARAGRAPH 4 ‘SPECIAL CONDITIONS AND DEROGATIONS’ CONTAINING FLW SPECIAL CONDITIONS APPROVED BY ENAC (ITALIAN CIVIL AVIATION AUTHORITY) IN RESPECT OF EUROPEAN REGULATION N.139/2014 CERTIFICATION SPECIFICATION (EASA PROVISION):
-ENAC APV NR SC.ADR.LICR.001:
STRIP WIDTH LOWER THAN REGULATORY LIMIT.
-ENAC APV NR SC.ADR.LICR.002:
SLOPE APPROACH SURFACE RWY 15/33 HIGHER THAN THE REGULATORY LIMIT.
-ENAC APV NR ELOS.LICR.001:
DISTANCE BETWEEN RWY AXIS AND TWY AXIS APRON GENERAL AVIATION LOWER THAN THE REGULATORY LIMIT.
-ENAC APV NR DAAD LICR.001:
GEOMETRY TURN PAD TESTED 33 NOT ONLY IN LINE WITH REGULATORY FORECAST.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.002:
ABSENCE OF SHEETS FOR HELIPAD HELICOPTERS RWY 15/33.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.003:

END PART 1 OF 2. 30 NOV 18:17 2019 UNTIL PERM. CREATED: 30 NOV 18:21 2019

B7162/19 (Issued for LICR PART 2 OF 2) – APRON TWY GENERAL AVIATION WITH REDUCED STIRP.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.005:
RWY29 NON-COMPLIANT MARKING.
-ENAC APV NR DAAD LICR.006:
RWY15/33 COUPLE MARKING TDZ NEXT TO THE MARKING OF AIMING POINT.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.007:
RWY15 SALS OF REDUCED LENGTH AND 125M THR15 CROSS BAR.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.008:
ABSENCE FIRST COUPLE OF RED LGT RWY EDGE RWY33 ON BOARD LIGHTS NON-COMPLIANT TRACK.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.009:
MARKINGS APRON FLOOD LIGHTING NOT CONFORMING.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.010:
PRESENCE OF CLOSED TRACK MARKING FOR RWY15.
-ENAC APV NR DAAD.LICR.011:
DISCOLOURED APRON MARKING.

END PART 2 OF 2. 30 NOV 18:17 2019 UNTIL PERM. CREATED: 30 NOV 18:21 2019


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34 commenti

  1. Quando lo scrissi io, quasi 2 anni fa, che Reggio non era 139 compliant quasi quasi mi volevano denunciare; ora cosa dicono i vari “esperti”?
    Sono cose note da anni, finalmente le hanno messe nero su bianco.
    Anche un bambino si accorge, ad esempio, che il piazzale AVGEN è troppo vicino alla pista e quindi non utilizzabile; ringraziate tutti la gloriosa sogas che ha buttato milioni a mare.

  2. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Pilota75:
    Cose sapute e risapute che più volte abbiamo argomentato sul Sito specialmente per coloro che non vogliono capire. Oggi se non ci fosse la SACAL (in sinergia con ENAC) l’Aeroporto sarebbe chiuso.

  3. Provocazione: se la compagnia aerea g.e.r.m.a…… acquisirà l’unica che vola su REG, …. resterà un panorama stupendo o un futuro parco tematico?

  4. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Speriamo che si mettano mano sulla coscienza, facendo i lavori che competono, in modo da rendere questa realtà operativa nel migliore dei modi.

  5. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Leonardo:
    Il problema è che per alcune cose non c’è rimedio. L’Aeroporto rimarrà così… finché dura.

  6. Chissa` perche` ENAC ha aspettato tanto per mettere nero su bianco ma era pur pronta ad emanare speciali condizioni e deroghe per mantenere il minimo di funzionalita` dell’aeroporto.!?
    Comunque, poco tempo fa ha fatto notizia eclatante che il governo centrale ha assegnato 25.000.000 di euro per ristrutturare l’aeroporto, probabilmente ENAC ha voluto rammentare a chi di dovere che parte di questi milioni devono essere impiegati per risolvere una volta per tutte quanto dichiarato nei 2 Notam prima di indulgere in progetti faraonici per costruire il nuovo edificio x l’aeroporto giusto per gestire un modesto volume di traffico. Ci sara` pure qualche Autorita` che controllera` come questi milioni verranno spesi, o no ?

  7. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Gabs:
    ENAC non ha “atteso tanto”, con il nuovo regolamento europeo si sapeva che per Reggio Calabria si doveva andare in deroga. Per dirla alla Pilota75, Reggio Calabria non ha i requisiti o va in deroga (fin quando possibile) o si chiude.

  8. Credo che sia cominciato il conto alla rovescia per l’aeroporto dello stretto. Aspettiamoci qualche NOTAM di chiusura che, peraltro, giustificherà anche la sacal che ne uscirà pulita dando la colpa alle limitazioni.
    Buon viaggio a tutti verso Lamezia!

  9. @ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
    Grazie Roberto.
    Quindi assumo, visto che ora ci sono sufficienti fondi, che se sistemeranno al piu` presto quanto ENAC ha pubblicato , l’ aeroporto continuera` a rimanere aperto…

  10. @ Gabs:
    Il fatto è che non puoi fare molto.
    La strip come la sistemi?

  11. @ Pilota75:
    Demoliamo le case di San Gregorio, Via Padova e Sabbie Bianche.
    Poi spostiamo il piazzale di aviazione generale. Easy ahahahahah

  12. @ Il demolitore:
    il problema non è il piazzale avgen ma quello principale.
    non è un problema di estensione in lunghezza ma in larghezza

  13. Si faccia un aeroporto nuovo fuori città (tipo saline) come dio comanda senza continuare a buttare soldi su questo vecchio..con i soldi spesi fino ad oggi più i 25milioni che dovrebbero arrivare non penso che sia problema di soldi

  14. @ Pilota75:
    La larghezza/width attuale della pista 33 credo sia ancora di 45m , di quanto deve essere allargata ?
    Probabilmente anche tu come me avrai usato London city airport dove appunto A318 e Embraer190(Alitalia)
    volano giornalmente e la pista come tu sai bene e` larga poco piu` di 30 m x 1500 m di lunghezza, oltre al fatto che tutto l’impianto aeroportuale e` concentrato in spazi molto ridotti.

  15. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Anthony:
    Se i miliardi (non i milioni) li metti tu direi che si può fare.

  16. @ Gabs:
    il problema non è la pista per lunghezza; il fatto è che la strip non è regolamentare e la pendenza della pista è fuori norma.
    @ Anthony:
    oggi non si costruiscono più aeroporti, in italia ce ne stanno già troppi.

  17. Ma io mi domando è normale tenere aperto un aeroporto che non rispetta i requisiti? Saranno criticità e limiti che comunque ti consentono di operare in sicurezza?

  18. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ FlightRC:
    Se non fosse sicuro sarebbe già chiuso.

  19. @ Pilota75:
    E` la larghezza a cui mi riferivo, so che la pendenza e` anche fuori norma…

  20. @ FlightRC:
    si, basta avvisare; poi se succede qualcosa possono dire che avevano avvisato.

  21. @ Pilota75:
    Se ho ben compreso il testo originale non mi pare le notam siano limitazioni ma sono deroghe al regolamento europeo, approvate da Enav. Evidentemente scali come Reggio c’è ne sono tanti per i quali il rispetto del regolamento viene derogato.

  22. Comunque queste limitazioni non sono nate ieri o oggi…ci sono sempre state anche quando si sfioravano i 600mila pax o quando atterravano le varie air malta-volotea-vueling-air Italy ecc…quindi al quaglio i margini ci sono..ci hanno portato ad avere 300mila pax e 3 voli al giorno e non è certo colpa delle limitazioni. Prendessero in giro qualcun altro..mettete la pila VERA e poi ne riparliamo

  23. Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com)

    @ Anthony:
    In molti generalizzano e minimizzano come stai dicendo tu, ma il problema non è stato compreso. Tu fai riferimento al passato ed oggi le normative sono cambiate. Prima queste criticità erano note a tutti ma erano “non scritte”, oggi sono nero su bianco e quando EASA applicherà normative più stringenti siamo sicuri che ENAC potrà sempre trovare un modo per andare in deroga? E’ questo che non volete capire… oltre al fatto che le compagnie aeree faranno le loro valutazioni del caso.

  24. @ Nick:
    Esatto, però di fatto limitano l’operatività.
    Ci sono compagnie che da manuale non ammettono deroghe; se prima non erano scritte amen, ma adesso che sono nero su bianco una Ryanair, ad esempio, non ti viene al 1000×1000 perchè loro non prevedono deroghe.

    @ Anthony:
    Sta parlando di circa 10 anni fa, se non più. Il regolamento è del 2014, il mondo cambia. Alcuni lavori sono stati fatti 6/7 anni fa e sono stati fatti male. Il piazzale avgen è stata l’ultima opera di sogas e anche un bambino sapeva che era fatto male.

  25. Sicuramente non tutti gli scali possono andare al passo delle normative sempre in evoluzione, non per questo le norme ne possono richiedere la dismissione o la limitazione senza fare una valutazione sulla sicurezza complessiva. Certamente ci troviamo uno scalo non competitivo ma che tuttavia può essere adeguatamente attrezzato per migliorare la sicurezza. Il punto centrale è se lo scalo ha o meno interesse sociale ed industriale a non essere abbandonato ad un irresistibile dismissione. La notam che sta ormai veicolando sulla bocca e tastiera di troppe persone che non hanno capito il significato sul presente e con esso anche qualche preoccupazione per il futuro.

  26. @ Nick:
    ci puoi spiegare cosa intendi per: “può essere adeguatamente attrezzato per migliorare la sicurezza”.
    Tu, invece, il significato dei notam lo hai compreso?

  27. Effettivamente era abbastanza intuibile che non rispettasse le norme più recenti ma:
    La piazzola di backtrack in testata 33? Avrà si e no 5 anni ed esce fuori che non è conforme? Ma allora perchè è stata realizzata in quel modo?! Possibile che non ci fosse nessuno a supervisionare che il progetto non rispettava le nuove norme?!
    La piazzola per elicotteri nella pista 33/15 credevo fosse solo un po’ di vernice su una striscia di asfalto inutilizzata, e invece esiste (per quanto inutile in quel punto) sulle carte, ma naturalmente come tutte le cose a Reggio le facciamo a caso, senza norme, senza tutte le scartoffie e senza competenza. Eh vabbè.

    Per il resto, aldilà del piazzale di aviazione generale, il resto dovrebbero essere quasi tutti interventi di ordinaria manutenzione del gestore. Come la coppia di luci rosse a bordo pista 33 assenti. Che ci vuole a cambiare una lampadina, o a modificare l’impianto per rientrare a norma? E l’illuminazione del piazzale? A questi livelli siamo ridotti?!

    Io rimango perplesso. C’è una disorganizzazione generale nella gestione dell’aeroporto di Reggio dai tempi di Sogas che continua a protrarsi nel tempo. E il gestore le conosce le criticità del proprio aeroporto… e se non le conosce allora vuol dire che non è capace.

  28. @ Flyreg:
    tutti i lavori citati sono sttai fatti 10-15 anni fa secondo norme diverse.
    il concetto è molto semplice.
    Con la vecchie norme la responsabilità era di ENAC (anche perchè la sogas non aveva gestione totale), quindi tutti zitti.
    Con il 139/14 la responsabilità passa al gestore, da qui le criticità, tanto la responsabilità non è più di ENAC.
    Capito il giochino?

  29. Non avete capito che vogliono solo spostare l’attenzione dalle loro colpe..ora è ritornata di moda sta storia della sicurezza e messa a norma…va bene..abbiamo dimezzato i pax nel giro di 4/5 anni per tutta la lista sopra elencata..avete ragione voi..le compagnie se ne sono andate perchè la luce della piazzola non è conforme ecc ecc..ahahaha

  30. @ Anthony:
    per certo ti posso dire che ryanair non viene per quello.
    Lo ha anche dichiarato.

  31. La piazzola elicotteri in prossimità dell’incrocio delle piste è esclusivamente utilizzabile durante la chiusura dei servizi ATS, per dare la possibilità agli elicotteri dell’elisoccorso di atterrare in qualunque momento tra le 24.00 e le 06.00.

  32. @ Airsky:
    nessuno lo ha contestato, il punto è che per il mondo intero questa piazzola non esiste.

  33. Diciamoci la verità, è il “sistema Reggio Calabria” (e Messina) che proprio non funziona. Un Aeroporto come il Tito Minniti, prescindendo dalle deroghe necessarie per il suo esercizio, aveva un molo per le navi veloci che non funziona più da anni. Un destino cinico e baro lo ha privato di questa eccezionale risorsa (che d’estate lo farebbe diventare l’aeroporto preferenziale per le isole Eolie) e nessuno si chiede perchè.
    Anche la Stazione ferroviaria, con la quale (ripristinando le linee) in pochi minuti si potrebbe essere a Reggio Porto e/o a Villa San Giovanni) giace in scollegato abbandono.
    Altri trasporti. Sospeso il servizio “Chiamabus” per Villa San Giovanni-Messina (benchè il sito della città metropolitrana oggi lo dia ancora per attivo), gli orari degli autobus ATM per il Porto di Reggio sembrano essere stati studiati da un alieno che proprio non conosce gli orari dei voli supersiti. L’extraterrestre, tuttavia, resta rispettosissimo degli orari in cui gli autisti sembrano preferire la consumazione del pranzo.
    Insomma, per quanto ne intuisca le grandi potenzialità (e per me risulti più comodo di Catania e Lametia), mi chiedo e vi chiedo: che senso ha tenere ancora aperto il Tito Minniti?

  34. @ Giovanni:
    Il pontile e la stazione ferroviaria sono stati soldi buttati. Con i numeri di Reggio, non lo riempirai mai un aliscafo da 200 posti da Messina. E per andare alle Eolie è più sensato un collegamento via bus con il porto e poi l’aliscafo. Tanto il bus andrebbe preso lo stesso per arrivare al pontile.
    La stazione ferroviaria poteva essere un’opportunità, ma ha una collocazione infelice; per altro, quella zona ha anche una bassissima densità abitativa. Fosse stata una zona più popolata, sarebbe potuta anche crescere a prescindere dall’aeroporto; ma invece è in mezzo al nulla e lontanissima dall’aerostazione. E il pullmino a chiamata non è il massimo per chi deve prendere un aereo. Per collegarla ci voleva un people mover, ma buttare 20 milioni per un numero abbastanza esiguo è come costruire una cattedrale nel deserto. Avrebbe più senso una linea bus ad hoc per collegare la stazione OMECA o anche l’esistente Aeroporto, che serva non solo l’aerostazione ma anche le zone limitrofe per caricare passeggeri.

    Il Tito Minniti ha senso di esistere perchè Reggio si trova in una posizine abbastanza isolata. E non è tanto più comodo Catania, soprattutto quando ci voli con regolarità. Ci vuole un’ora e mezza più il traghettamento. Non è proprio qua dietro. Lamezia invece è più accessibile, ma sono sempre 150km e un’ora e mezza di bus o di treno. Senza dimenticare che Reggio è la città più popolosa della Calabria, quindi un minimo di utenza dovrebbe pur attrarla. Discorso diverso per chi invece viaggia per turismo: in quel caso hai ragione tu. Farsi due ore in più di treno, auto, bus o nave non ha tanta differenza per il viaggiatore occasionale.

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