Due diligence e piano di ristrutturazione della Sogas. Le richieste di Confindustria Reggio Calabria sulla società di gestione dell’aeroporto dello Stretto

Riporto da Strill.it:

L’Italia e la Calabria stanno attraversando una fase storica molto delicata. Inizia soltanto adesso a intravedersi la fine di una crisi tra le più gravi dal Dopoguerra a oggi. In questo momento, anche e soprattutto in un territorio depresso come quello della nostra regione, è necessario mettere in atto, a tutti i livelli istituzionali e amministrativi, misure che segnino una netta discontinuità col passato.

La Sogas, tra le società a capitale pubblico esistenti nel nostro territorio, rappresenta l’emblema del totale fallimento di un modello di gestione che noi Industriali della provincia di Reggio Calabria non siamo più disposti ad accettare. Una società che, in trent’anni, è stata saccheggiata dalla politica – tutta – e fatta oggetto di spregiudicate forme di malversazione.

Confindustria Reggio Calabria giudica negativamente il perdurare della drammatica situazione economico-finanziaria della società, che impone un’analisi approfondita e l’assunzione di decisioni nette e dolorose.

La Sogas troppo a lungo è stata considerata un serbatoio cui attingere per il soddisfacimento di interessi clientelari, mentre i componenti del consiglio di amministrazione sono stati sistematicamente selezionati in ragione dell’unico requisito della fedeltà politica.

Su queste basi, non sorprende affatto che oggi la Sogas versi in condizioni così gravi. Una società che non è mai stata gestita secondo logiche di mercato era inevitabilmente destinata a rimanere schiacciata sotto il peso dei debiti e della concorrenza di scali amministrati secondo modalità manageriali e con competenza.

Questo spiega perché l’aeroporto di Lamezia Terme nell’arco di quindici anni ha più che triplicato il numero di passeggeri, arrivati a oltre 2 milioni e 180mila nel 2013, mentre a Reggio non va oltre il dato dei 500mila passeggeri annui.

Bisogna avere l’onestà di riconoscere che questo scalo, così com’è, rappresenta solo un costo per la collettività, drena enormi risorse pubbliche e fornisce ai cittadini un servizio non degno di una città metropolitana.

Da oltre un anno e mezzo sosteniamo che l’unica strada possibile sia la privatizzazione. Ma l’azienda, oggi, non può trovare nessun acquirente interessato a rilevarla.

Innanzitutto, osserviamo che il mancato tempestivo adempimento delle obbligazioni da parte degli enti che fanno parte della società, in primis la Regione Calabria e la Provincia regionale di Messina, hanno causato un’esposizione finanziaria che, protratta nel tempo, rischia di diventare strutturale. Ciò determina, tra le conseguenze più gravi, un pesante squilibrio economico e l’impossibilità di una programmazione industriale fondata su una concessione di lungo periodo da parte dell’Enac, indispensabile per qualsiasi ipotesi di sviluppo del business aeroportuale. In queste condizioni, intravediamo concretamente il rischio che la Sogas si trasformi in un’altra Atam.

Oggi qualsiasi ipotesi di privatizzazione non può che partire da un’analisi accurata dei bilanci e da un radicale e necessariamente doloroso piano di ristrutturazione e razionalizzazione dei costi.

Solo l’avvio di una “due diligence” e, sulla base di quest’ultima, la redazione di un serio piano industriale potranno consentire di ipotizzare nel tempo la privatizzazione della società, con l’ingresso di nuovi capitali e di soci che siano specializzati nella gestione di aeroporti.

Al tempo stesso, questi sono i presupposti per poter attirare l’attenzione dell’imprenditoria reggina interessata ad avere un aeroporto che funzioni e a partecipare a una società che sia amministrata da un management competente e affidabile.

Gli Industriali di Reggio Calabria, che assolvono quotidianamente un ruolo di responsabile classe dirigente della città metropolitana, in campo economico e socio-politico, sono pronti a essere protagonisti anche di questa sfida. Chiediamo agli attuali vertici della Sogas e agli enti pubblici che li esprimono di dire con chiarezza se esiste un interesse vero, non di facciata, alla privatizzazione della società e di spiegare quali serie iniziative intendano intraprendere per far sì che il tessuto produttivo della città sia messo nelle condizioni di partecipare a un’amministrazione sana del “Tito Minniti”.

Fonte:


aggiornamento del 14/04/2014 ore 17:05

Riporto da Strill.it:

Aeroporto dello Stretto, Porcino: ”Le porte della Sogas sono aperte, soprattutto per Confindustria”

“Le porte della SO.G.A.S. SpA sono apertissime, soprattutto per Confindustria. Si badi bene, però,

che l’Aeroporto dello Stretto, oggi più che mai, ha bisogno di fatti e non parole”. Questo il commento del Presidente del CdA Sogas, dott. Carlo Alberto Porcino, sulle recenti dichiarazioni del Presidente degli industriali reggini.

“Per questo – prosegue Porcino – siamo disponibili al dialogo ed al confronto con tutti, come lo siamo sempre stati. Ovviamente non intendiamo perdere tempo ma pretendiamo solo di vederci chiaro.

In  questo caso proponiamo a Confindustria, prima di parlare sulla stampa di due diligence e ristrutturazioni varie, di voler cortesemente accettare, intanto, il nostro invito al confronto ed al dialogo in una modalità da noi ritenuta idonea poiché aperta e pubblica, senza filtri, senza barriere e senza ipocrisie. Inviteremo formalmente, infatti, il Presidente di Confindustria Ing. Andrea Cuzzocrea a partecipare, se lo riterrà, ad uno “streaming – audit” da svolgersi in aeroporto. Un incontro che sarà trasmesso in diretta live sul nostro canale you tube e, quindi, visibile a tutti liberamente.

Sarà un modo tecnologico e sicuramente efficace e trasparente per confrontarsi in modo costruttivo. Con i rappresentanti di Sogas SpA e di Confindustria seduti gli uni di fronte agli altri, con a disposizione cinque domande e cinque risposte a testa. Per capire se davvero si fa sul serio, per metterci la faccia, così come la mettiamo noi ogni giorno nell’esclusivo interesse dell’Aeroporto dello Stretto.  Chiederemo di prendere parte a questo incontro anche al Presidente Raffa in rappresentanza del socio di maggioranza, Provincia di Reggio Calabria, unicamente grazie al quale fino ad oggi la Società di Gestione dell’Aeroporto sta “resistendo” ad un destino altrimenti segnato dai pesanti debiti del passato”.

“Sulla nostra gestione abbiamo tutte le carte sono in regola. – sottolinea Porcino – Così come i nostri bilanci che finalmente sono chiari e trasparenti. A differenza di quanto accadeva nel recente passato.  Parlando di privatizzazione una cosa è certa: sono finiti i tempi dei “saldi di fine anno”! Quando, ad esempio, si è addirittura rischiato follemente di “svendere” l’aeroporto per soli 500 mila euro!!!”.

“Finché ci saremo noi alla guida di questa Società di Gestione non accetteremo mai simili proposte irricevibili. Anzi, pretenderemo che chiunque sia davvero interessato, sia esso un imprenditore reggino, messinese, russo, arabo o israeliano, debba possedere determinati requisiti. L’identikit del partner privato che Sogas SpA ricerca è: un socio che provenga dal settore delle gestioni aeroportuali e che possa dimostrare ampia e provata esperienza in questo campo ma, soprattutto, sufficienti garanzie ed elevata solidità finanziaria a fronte di un piano industriale pluriennale con obiettivi chiari e condivisi”.

“In meno di 30 giorni, per come stabilisce la legge, se davvero Confindustria è interessata – aggiunge Porcino – dopo il primo confronto preliminare potremo sempre avviare la due diligence, vera e propria, fornendo in virtual data room tutta la necessaria assistenza ai team potenzialmente interessati senza tempi lunghi ed alti costi di esecuzione del passato.

Quanto alla ristrutturazione aziendale della Sogas SpA, riteniamo superfluo ribadire come tutto sia già in corso d’opera da tempo, in abbondante stato di avanzamento. Siamo sempre aperti, anche in questo caso ai consigli quando sono costruttivi.  Anche in questo caso Confindustria potrebbe ad esempio dare subito un segnale concreto sottoscrivendo quote del prestito obbligazionario, promuovendo forme di class action per lo svincolo di fondi dovuti o per aiutare il Gestore nei confronti delle compagnie aeree morose, fornendo il suo qualificato supporto in modo gratuito magari partecipando alla Commissione di Gara per la nuova aggiudicazione della mera esecuzione dei lavori per la realizzazione della nuova aerostazione, unirsi a noi in modo convinto nella strenua “battaglia” che stiamo conducendo per la conquista del regime concessorio totale o trentennale in favore del Gestore. Sono solo alcuni esempi concreti di immediata realizzazione”.

“La nostra spending review e la ristrutturazione aziendale che stiamo portando avanti da quasi tre anni – sintetizza Porcino – ha già fatto scendere la spesa per il costo del personale, che prima incideva per il 93% sul bilancio, ridotto dagli oltre 4 milioni e 200 mila euro del 2010 ai 2,4 milioni attuali a parità di servizi, in buona parte oggi internalizzati, con il ricorso alla Cassaintegrazione, con la revisione del costo del lavoro e con una attenta politica di rigore e flessibilità del personale.

Tutto sempre dialogando con i sindacati. Tutto senza perdere un solo posto di lavoro. Ciò chiarito, secondo noi, qualsiasi privatizzazione è oggi possibile senza la necessità di paventare licenziamenti”.

“Naturalmente ci rendiamo conto, invece, benissimo che la presenza di un eventuale amministratore delegato di nomina da parte privata, nel dover fare gli interessi dell’imprenditore e non dell’Ente Pubblico, potrebbe invece non considerare la necessità di rispettare e garantire gli attuali livelli occupazionali. L’esperienza insegna, infatti, che qualsiasi operazione di ristrutturazione aziendale in campo privato avviene tipicamente in casi di acquisizione e fusione di aziende. La riorganizzazione della produzione e delle attività lavorative ha lo scopo di migliorare l’efficienza e ridurre i costi. Di frequente è fra i primi provvedimenti presi per contenere le perdite aziendali; la riduzione del costo del lavoro, diversamente da altre voci di costo, non ha costi fissi che si sostengono comunque anche in caso di perdita né salari e stipendi sono finalità del capitale di debito. Il diritto fallimentare riserva agli amministratori delegati il potere di presentare istanza di fallimento in tribunale, anche per società con i bilanci in attivo. La ristrutturazione comporta dequalificazioni nelle mansioni professionali e un ingente numero di licenziamenti il cui impatto è attenuato ricorrendo ad “ammortizzatori sociali” come la cassa integrazione.

La Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto ha da tempo avviato seriamente un iter per la sua privatizzazione parziale. L’attuale CdA non solo ha proseguito in tale iter ma ha anche adottato la scelta di aumentare la quota destinata ai privati elevandola al 40%, il massimo consentito dalla legge trattandosi di una procedura per bando già in corso d’opera all’atto dell’insediamento. Ma questo gli industriali reggini lo sanno già benissimo, anche se poi sulla stampa si finge di non ricordarlo, visto e considerato che anche autorevoli esponenti della attuale giunta di Confindustria avevano in un primo tempo manifestato interesse salvo poi non procedere oltre, impedendo di fatto l’avvio di qualsivoglia due diligence”.

“E non basta. – rilancia Porcino – Come gli industriali sanno altresì benissimo, per averne parlato più volte in diverse occasioni con i relativi vertici di questa associazione, che il sottoscritto, in qualità di Presidente del CdA Sogas SpA, ha addirittura proposto per iscritto ai nostri soci la necessità, una volta completato l’iter sopra richiamato e qualora lo stesso non fosse andato a buon fine, di realizzare un nuovo bando per avviare una privatizzazione addirittura al 51% finalizzata unicamente a soggetti privati con provata e pluriennale esperienza nel settore delle gestioni aeroportuali nonché una dimostrabile solidità finanziaria. Solo così un privato di settore potrebbe avere davvero il controllo ed operare tranquillamente per il rilancio della società e dell’aeroporto. Sul punto però sono i soci a doversi esprimere decidendo nel merito”.

Fonte:


Riporto da Confindustria.RC.it:

Cuzzocrea, “La Sogas è un carrozzone, vogliamo un aeroporto che funzioni”

di: Ufficio Stampa Confindustria Reggio Calabria

“La posizione di Confindustria Reggio Calabria sulla Sogas e’ chiara e coerente: il modello di gestione della societa’ del ’Tito Minniti’ e’ del tutto fallimentare. Lo dimostrano i numeri che sono impietosi e ci consegnano un’azienda al collasso”. Lo afferma il presidente degli Industriali reggini, Andrea Cuzzocrea, in relazione a quanto dichiarato dall’amministratore unico della Sogas, Carlo Porcino. “I carrozzoni vanno soppressi – prosegue l’ingegnere Cuzzocrea – e non si puo’ chiedere ai cittadini di continuare a pagare i disastri prodotti nell’arco di trent’anni, ne’ si puo’ pretendere che gli imprenditori privati ripianino i debiti dei soci pubblici. Cosi’ sarebbe molto comodo. Il nostro unico interesse – conclude il massimo rappresentante di Via del Torrione – e’ un aeroporto efficiente e gestito in maniera virtuosa”.

Fonte:


Condividi!

Voli
Eurowings
Prenota
Da Lamezia a
Colonia • Düsseldorf • Hannover • Salisburgo • Stoccarda
Condor
Prenota
Da Lamezia a
Düsseldorf • Francoforte sul Meno • Monaco di Baviera
Lufthansa
Prenota
Da Lamezia a
Monaco di Baviera
Motori di ricerca
Skyscanner
Autonoleggio
EuropcarLocautoSixt
Bus
TerravisionFlibcoFlixBusItabus
Treni
Italo Treno
Hotel
BookingExpediaHotelsHRS

13 commenti

  1. “La Sogas, tra le società a capitale pubblico esistenti nel nostro territorio, rappresenta l’emblema del totale fallimento di un modello di gestione…”

    Da scolpire nel muro dell’aeroporto….

    Nel merito: la Sogas non è interessata ad un vero socio privato; vogliono solo soldi per continuare a detenere questa sotto-specie di potere.
    Bel comunicato, questo degli industriali, ma che restarà senza riscontro.

  2. @Pilota75
    Evvero quello che dici,ma la Confindustria se é davvero interessata a rilevare una maggioranza, con industriali la società di gestione,hanno solo da dirlo chiaramente nel prossimo consiglio ai vertici Sogas,se no restano sempre le solite parole al vento.
    D’altronde, parecchi in questo sito, compreso me te e gli
    amministratori di questo forum denunciamo la mancanza di competenza da parte dei vertici SOGAS a gestire l’aeroporto.

  3. @ Tony:
    Forse non è chiaro. Confindustria ha più volte manifestato interesse senza ricevere risposta.
    Stanchi di questo scrivono:
    “Chiediamo agli attuali vertici della Sogas e agli enti pubblici che li esprimono di dire con chiarezza se esiste un interesse vero, non di facciata, alla privatizzazione della società e di spiegare quali serie iniziative intendano intraprendere per far sì che il tessuto produttivo della città sia messo nelle condizioni di partecipare a un’amministrazione sana del “Tito Minniti”

    Pensi riceveranno risposta?

  4. Si ho capito, ma tutto questo non si chiede con dispacci su carta stampata,ma bussando alla porta della sogas

  5. @ Tony:
    lo hanno fatto più volte, con relativa pubblicità, ma hanno sempre ricevuto risposte evasive. ecco perchè ora, evidentemente, scrivono cosi

  6. Confindustria di Reggio Calabria finalmente ha compreso ciò che altre sue sorelle hanno compreso nei decenni passati!

    Certo che il cappio della politica si è allentato se come è vero adesso e solo adesso possono liberamente fare queste dichiarazioni che avrebbero potuto essere fatte oltre un decennio fa se avessero avuto il coraggio, ma tant’è … ognuno aveva qualcuno da sistemare … e la poltica serviva a questo!

    ADESSO finalmente si comprende che la Società di Gestione dell’Aeroporto dello Stretto DEVE essere privatizzata questo è un grande passo ma certamente non l’unico poichè occorre anche il resto: capacità, intelligenza ed onestà sopratutto!

    AUGURI per una pronta privatizzazione per altro SEMPRE invocata in questo meraviglioso FORUM!

    Un Saluto a Tutti Voi da Domenico.

  7. Temo che i politici cercheranno fino all’ultimo istante di esistenza della Sogas di non mollare l’osso. Per LORO ha sempre portato vantaggi.

  8. @Pilota75
    Beh a quanto leggo su Strill,adesso sono invitati ufficialmente, e in diretta streaming da Porcino

  9. Roberto Sartiano

    @ Tony:
    Leggi su questo Sito che c’è l’articolo aggiornato.

  10. @Roberto Sartiano
    Ormai la Sogas ha tutti contro,anche la polizia che opera nell’aeroporto,ma malgrado tutto,senza vergogna, continuano ad attacarsi ai vetri,non resta che:
    Congedarli con Disonore!

  11. Tony che c’entra la polizia dell’aeroporto contro sogas????

  12. Roberto Sartiano

    @ Tony:
    Esatto, ormai tutte le persone si stanno stancando della Sogas.

    Adesso anche la Polaria:
    http://www.strettoweb.com/2014/04/aeroporto-dello-stretto-siulp-ufficio-di-polizia-costretto-a-operare-in-condizioni-precarie-e-insicure/129248/

  13. @piper
    Apri il link che ha messo Roberto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Note legali: secondo la normativa vigente ogni commentatore si assume la responsabilità di ciò che scrive nei commenti. Per richiedere la rimozione di un commento contattare lo Staff attraverso la pagina Contatti.