Aeroporti Calabria: i dettagli dell’UE sui bandi per l’avviamento di nuove rotte (120 milioni di Euro)

Lo scorso 16 Febbraio 2024 l’UE ha pubblicato i dettagli circa la decisione assunta lo scorso 15 Gennaio 2024 in merito agli “Aiuti per l’avviamento di nuove rotte aeree da/verso gli aeroporti della regione Calabria“.

Sintetizziamo i punti salienti:

1. Le autorità italiane hanno spiegato che, sebbene la distanza tra l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone sia inferiore a 100 km, i due aeroporti non sono situati nello stesso bacino di utenza, come definito al punto 25 (12) degli orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree (“orientamenti per il settore dell’aviazione”).
2. Secondo le autorità italiane, a causa delle cattive condizioni della rete di trasporto in Calabria, il tempo di percorrenza in automobile tra l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone è di almeno 75 minuti (in caso di traffico normale) e può raggiungere i 110 minuti in caso di traffico consistente. In treno, il tragitto tra l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone è ancora più lungo, in quanto occorre fare un cambio (non esiste un treno diretto che colleghi i due aeroporti) e, nella migliore delle ipotesi, vale a dire quando la circolazione dei treni è più intensa (cioè solo in poche ore della giornata), occorrono almeno 140 minuti (tali dati si basano su uno studio della Regione Calabria del 2022 sulle infrastrutture di trasporto e l’accessibilità della regione).
3. Per questi motivi, le autorità italiane ritengono che l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone non appartengano allo stesso bacino di utenza.
4. Il bilancio complessivo della misura è di 120 milioni di Euro. La misura è finanziata dal bilancio della Regione Calabria.
5. Per ciascuna rotta proposta, i richiedenti dovranno impegnarsi a mantenere la rotta di nuova creazione per almeno tre anni dopo la cessazione del sostegno della misura, vale a dire dalla stagione estiva IATA 2027 alla stagione invernale IATA 2030. Più specificamente, per ciascuna stagione, i richiedenti dovranno impegnarsi a mantenere un numero di voli non inferiore all’85% della media dei voli serviti durante la corrispondente stagione di ciascun anno coperto dalla misura e un numero di posti passeggeri non inferiore al 75% di quelli offerti in media durante la corrispondente stagione di ciascun anno coperto dalla misura. Tali impegni dovranno essere garantiti da fideiussioni emesse da una banca o da una compagnia di assicurazione.
6. In alternativa a tale impegno, dopo tre anni, i richiedenti dovranno presentare un piano aziendale che dimostri la redditività economica di ciascuna rotta proposta senza alcuna forma di sostegno pubblico.
7. Le rotte selezionate dovranno essere operate secondo le modalità proposte nel contesto della procedura di domanda. Più specificamente, per ogni stagione IATA, i beneficiari dovranno offrire almeno l’85% dei voli totali e almeno il 75% dei posti passeggeri proposti per ogni rotta selezionata. In ogni caso, le variazioni per quanto riguarda la qualità e/o la frequenza del servizio dovranno essere preventivamente approvate dalla Giunta regionale della Calabria. Saranno applicate sanzioni pecuniarie ai beneficiari che non rispettino tali soglie oppure che modifichino unilateralmente la qualità e/o la frequenza del servizio.
8. Gli aiuti all’avviamento possono essere concessi soltanto per rotte nuove, cioè non ancora servite.
9. Inoltre, l’esistenza di rotte da/verso qualsiasi aeroporto della Calabria determinerà l’esclusione dall’ammissibilità al sostegno nell’ambito della misura di tutte le rotte da/verso tale aeroporto in Calabria e da tutti gli aeroporti (al di fuori della Calabria) dell’ECAA situati nello stesso bacino di utenza degli aeroporti collegati da rotte esistenti.
10. Il sostegno nell’ambito della misura coprirà il 50% del costo dei diritti aeroportuali sostenuti da ciascun beneficiario per ciascuna rotta ammissibile. I diritti aeroportuali, come definiti dalla delibera 364/2023, comprendono le tasse per l’imbarco dei passeggeri, le tasse di atterraggio, i diritti di gestione, i diritti per il controllo dei passeggeri e dei bagagli, i diritti per i servizi destinati a passeggeri con mobilità ridotta e tutti gli altri costi legati all’utilizzo delle infrastrutture aeroportuali.
11. Le sovvenzioni nell’ambito della misura non possono essere cumulate con altri aiuti dell’Unione o statali destinati a coprire gli stessi costi ammissibili, né con altri aiuti dell’Unione o statali per l’esercizio della stessa rotta.
12. La Commissione ritiene che il tempo di percorrenza tra l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone sia un parametro essenziale per valutare se i due aeroporti siano situati nello stesso bacino di utenza. La Commissione ritiene inoltre fondati i dati forniti dalle autorità italiane, in quanto derivano da uno studio della Regione Calabria del 2022 sulle infrastrutture di trasporto e l’accessibilità della regione.
13. Per questi motivi, la Commissione conclude che l’Aeroporto di Lamezia Terme e l’Aeroporto di Crotone non appartengono allo stesso bacino di utenza.

Nota di AeroportiCalabria.com

Dal punto 9 ci sembra di capire che (a meno di particolari specificità dei bacini di utenza) non saranno ammesse al finanziamento nuove rotte come ad esempio Reggio Calabria – Milano Malpensa e Reggio Calabria – Milano Bergamo poiché ricadenti nel bacino di utenza della rotta già servita verso Milano Linate. Stesso discorso vale per una Reggio Calabria – Roma Ciampino essendo già servita Roma Fiumicino. Parallelamente, spostandoci su Crotone non saranno possibili ad esempio rotte verso Milano Linate, Milano Malpensa e Roma Ciampino.

Si attende dunque la pubblicazione dei bandi e l’eventuale candidatura di compagnie aeree interessate.