Colpo di scena della Regione Calabria che alla luce dei bandi andati deserti relativamente agli oneri di servizio pubblico da imporre sulle rotte dall’Aeroporto di Reggio Calabria verso Torino, Bologna e Venezia, decide di richiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la cessazione degli oneri di servizio pubblico.
La stessa Regione Calabria sta studiando una diversa soluzione, anche se il tutto non ci sembra molto chiaro.
Il Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità di concerto con il Dipartimento Sviluppo Economico e Attrattori Culturali dovrebbero provvedere, conformemente alla Comunicazione della Commissione sugli “Orientamenti sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree” (2014/C 99/03) e s.m.i., paragrafi 3.4 e 3.5, ovvero, in subordine, paragrafo 5.2, ad individuare una misura finalizzata a incrementare i collegamenti da e per Aeroporto di Reggio Calabria, per favorire il rafforzamento delle rotte aeroportuali per il riposizionamento competitivo delle principali destinazioni turistiche calabresi e lo sviluppo economico e sociale del territorio regionale, nel limite massimo del finanziamento stanziato per gli oneri di servizio pubblico (circa 13 milioni di Euro).
Dunque, cosa ci potremmo aspettare?
Beh è difficile dirlo, ma una soluzione potrebbe consistere in un aiuto alle compagnie aeree per l’avviamento (start-up) che può coprire fino ad un massimo del 50% dei diritti aeroportuali (Tasse di atterraggio e decollo; Tasse aeroportuali a passeggero; Diritti di Handling).
Aspettiamo il bando e poi vedremo se questa volta le compagnie aeree saranno interessate.
Lo Staff di AeroportiCalabria.com
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non cambia nulla
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Beh, almeno ci stanno provando. Anziché fare un altro bando deserto provano altre modalità.
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@ FlyReg:
e dopo che hai ridotto alcuni costi, cosa risolvi? manco aeroitalia viene qui….
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buongiorno, avrei due domande tecniche con le quali pregherei (soprattutto chi si dimostra spesso indisponente), qualora si volesse rispondere, di farlo in modo appropriato per una cordiale conversazione. Grazie
Ho sentito, durante la manifestazione pro-aeroporto qualcuno, che a suo dire, dopo aver parlato con un ex ufficiale di aereonautica civile, paventava un miglioramento circa le limitazioni sull’atterraggio della 33 modificando la rotta per l’allineamento non più effettuando la manovra curvilinea all’altezza di punta pellaro, bensì effettuando la stessa manovra qualche km più a sud all’altezza di Saline. Questo tipo di modifica, qualora fosse possibile attuarla, potrebbe effettivamente migliorare la situazione oppure si tratta delle solite boutade messe lì per aggiungere confusione ed approssimazione?
Sempre riguardo la pista 33, risponde al vero che il famoso abbaino abusivo da abbattere in via Padova sia effettivamente un elemento di particolare impedimento per poter sfruttare tutta la lunghezza della pista in fase di atterraggio?
Secondo: La pista 11\29 perchè non è utilizzata e soprattutto sarebbe idonea per fare decollare ed atterrare i comuni aerei di linea che abbiamo visto nel corso degli anni a Reggio oppure anche la 29 ha dei limiti per la piena operatività?
Grazie per le eventuali risposte.
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@ Cavaliere:
1) Molte persone parlano senza avere le competenze. Il sentiero curvilineo di avvicinamento non è modificabile. Hai troppi rilievi montuosi che si sviluppano.
2) Riguardo l’abbaino la sua presenza non comporta alcuna limitazione. Non è sul prolungamento dell’asse pista ma bensì a lato ed a 150 metri! Ci volevo fare un articolo tecnico ma poi ho cambiato idea. Meglio lasciare le persone nell’ignoranza che si meritano.
3) Di recente la Regione ha passato i fondi dalla SOGAS alla SACAL per ultimare i lavori sulla 11/29. È utilizzabile solo per i decolli dalla testata 29. La pista di riferimento principale rimane la 15/33.
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@ Cavaliere:
certo che dopo anni di frequentazione siamo ancora a queste domande….siamo messi bene!
quando io dico che andrebbe rasa al suolo mezza reggio a nord ed a sud dell’aeroporto, mi dite che non capisco nulla….
io userei questi fondi per un servizio navetta frequente verso lamezia
il vero sviluppo di reggio non si fa con il voletto in più ma con altri sistemi, a lamezia lo hanno capito ma qui se li proponi ti ridono in faccia
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@ Roberto Sartiano (Fondatore di AeroportiCalabria.com):
Benissimo, grazie per le risposte sempre puntuali, tecniche e molto dettagliate. Come al solito chi parla di aeroporto aizzando le piazze capisce pressoché niente.
@ Pilota75:
Finalmente qualcuno che parla con chiarezza e cognizione di causa.
Ho visto che oggi c’è stata una manifestazione a Lamezia di esponenti reggini in difesa dell’aeroporto di Reggio.
Mi piacerebbe sapere dov’erano i vari Ripepi, Falduto, Iorio, Scuderi, quando si costruiva, più o meno abusivamente attorno all’aeroporto e, infine, cos’hanno fatto le varie amministrazioni comunali per abbattere gli abusi edilizi.
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@ Greg:
più che altro mi chiedono dove stavano quando la società di gestione “reggina” sogas perdeva milioni di euro all’anno ed alla fine è fallita.
mi chiedo poi chi e dove siano queste grandi competenze reggine in grado di gestire l’aeroporto di cui parla falduto e se uno di questi competenti abbia mai letto le norme per costruire un aeroporto prima di dire che si può fare l’aerostazione a mare